Cosa significa giocare per il Napoli? Ci sono giorni in cui ti guardo allo specchio e dici 'Ma cosa sto facendo?!'. Da Bologna a Napoli è un altro livello. Si vive di passione: siamo arrivati in pullman ed eravamo avvolti da gente che ci chiedeva autografi. Napoli è fantastica, anche da vivere! A un certo punto, ti abitui alla 'follia' della città. La storia del figlio di Bosz? Parliamo della prima stagione ai Go Ahead Eagles: all'inizio c'era concorrenza, ma dopo qualche partita ho giocato sempre io. Tuttavia, con Gino ho un rapporto molto buono. Mi è piaciuto che Peter abbia raccontato questa storia. Se consiglio ai difensori olandesi di venire a giocare in Italia? Sì, e non solo. L'Italia è una bella esperienza: è un campionato molto diverso rispetto a quello olandese. Comincio adesso la terza stagione italiana e mi sento molto cresciuto in questi anni. Domani riuscirò a centrare l'obiettivo del gol? Speriamo! Ma penso sempre prima ad aiutare la squadra. Assenza di Rrahmani? Amir è importantissimo per noi sia dentro che fuori dal campo: spero ritorni al più presto".
© RIPRODUZIONE RISERVATA



/www.calcionapoli1926.it/assets/uploads/202506/276244da265849a47cb1f4f1d8046481-scaled-e1748773605579.jpg)