“Ne sono successe tante – scriveva Antonio Romano in un suo post su Fb appena tre anni fa -, ho cercato di mettere i miei ricordi in un fortunato libro (Radio Libere....una storia d'Amore), ma vi assicuro che se gli acciacchi avanzano è altrettanto vero che in radio continuo ad essere l'eterno ragazzo che sognava un mondo migliore. Arrivato a questo punto, vorrei raggiungere i 50 anni di attività, che mi piacerebbe poter festeggiare con tutto il pubblico e i tanti Artisti che mi manifestano il loro affetto al Palapartenope. E con una certa civetteria mi piace ricordare che la Radio è tra le prime 10 più longeve in Italia ed io sono lo speaker più vecchio all'interno della stessa radio. Pensate sono davanti ad un mio maestro, Giancarlo Guardabassi, che dopo la Rai e la presentazione di Sanremo del 1976 si dedicò alla sua creatura, Radio Aut. E scusate questa autocelebrazione, ma sono veramente felice”.
Antonio ci è andato vicino, ma non è riuscito a vivere la festa che aspettava. La sua eredità però è nel cuore di tutti i numerosi e affezionatissimi radioascoltatori attraverso il lavoro della sua famiglia, che prosegue la missione di regalare musica, emozioni e informazione nel suo ricordo e nei suoi insegnamenti sempre vivi. Perché mezzo secolo d’Amore e sacrifici non si dimentica, e la testimonianza la fanno anche i numerosi artisti accorsi per l’evento al Troisi e la grande richiesta di partecipazione per quella festa alla quale Antonio parteciperà comunque, ovunque sia. Perché la sua presenza si sente sulle frequenze di Radio Amore, e non solo.
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