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AIC, Tommasi: “Speriamo di tornare in campo a maggio o giugno. Euro2020 da rinviare”

Domenico D'Ausilio

Damiano Tommasi si è soffermato sull'emergenza coronavirus che ha colpito anche il calcio

Damiano Tommasi, presidente dell’Associazione Italiana Calciatori, ha rilasciato un’intervista alla trasmissione Che Tempo Che Fa in onda su Rai 2. L'ex calciatore si è soffermato sull'emergenza coronavirus che ha colpito anche il calcio.

Tommasi sull'emergenza coronavirus

"Tutto è stato complicato, così come condividere il nostro compito di cittadini, di stare a casa. Ci sono zone di Italia in cui questo non è percepito, compreso, ed era anche questo il difficile nel mondo del calcio. Come obiettivo avevamo anche di lanciare un messaggio forte e chiaro, che poi è quello uscito dalle nostre decisioni. La Formula 1 addirittura mette in forse i gran premi di fine maggio, mentre nel nostro ambiente si pensa di tornare a giocare il 5 aprile, ma è chiaramente impossibile. L’auspicio è di tornare a giocare in maggio o giugno, se andrà bene. Ma il primo obiettivo ora è stare a casa. Ieri abbiamo espresso il concetto di denunciare certi comportamenti, di imporre allenamenti, che sono fuori luogo. Ci sarà tempo per recuperare. Il motivo per cui ci siamo attivati però è di concentrarsi su altre squadre, quelle che stanno veramente sul campo 24 ore al giorno. Ci stanno dando sicurezza, e con quella potremo tornare a giocare. Oggi l’obiettivo è un altro".

Sulla salute degli atleti

"Quando parliamo sembra che vogliamo tutelare solo la salute degli atleti. Vorrei ricordare che la prima squadra colpita è la Pianese, in Lega Pro, il cui massaggiatore è in terapia intensiva. Oppure il mondo Juve, che oggi ha un centinaio di persone in quarantena. In questo momento il compito dei calciatori è quello di ogni altro cittadini. Obbligarli a muoversi è stata una forzatura, e speriamo che anche la UEFA capisca di rinviare l’Europeo. La UEFA deve aiutare le leghe a finire i campionati, comportandosi da Comunità Europea. Siamo una catena, e i problemi di un campionato valgono per tutti".

Su Euro2020

"Dovrebbe essere rinviato anche perché la formula era suddivisa per dodici paesi. Sperare che ci sia la possibilità a giugno di avere stadi pieni mi sembra improbabile".