La FIFA celebra i numeri record: cinque milioni di richieste di biglietti in sole 24 ore per la Coppa del Mondo 2026. Tuttavia, dietro l’entusiasmo ufficiale si nasconde una crescente frattura con i tifosi, sempre più indignati per i costi proibitivi dei tagliandi. A pochi giorni dalla pubblicazione del calendario del torneo, che si giocherà tra Stati Uniti, Messico e Canada, le associazioni di supporter hanno denunciato prezzi fuori dalla portata della maggioranza. Secondo i portavoce dei tifosi francesi, una partita dei gironi parte da circa 190 euro, mentre la finale può superare i 3.500 euro, con i posti migliori vicino ai 7.500 euro.

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WC 2026, prezzi record e malcontento: il sogno Mondiale a rischio per molti tifosi

SHARM EL-SHEIKH, EGYPT - OCTOBER 13: U.S. President Donald Trump and FIFA president Gianni Infantino pose for a photo, at a world leaders' summit on ending the Gaza war on October 13, 2025 in Sharm El-Sheikh, Egypt. President Trump is in Egypt to meet with European and Middle Eastern leaders in what’s being billed as an international peace summit, following the start of a US-brokered ceasefire deal to end the war in the Gaza Strip. (Photo by Suzanne Plunkett - Pool / Getty Images)
Mondiali 2026, tifosi furiosi: prezzi record dei biglietti mettono a rischio il sogno
—Il confronto con le edizioni passate è impietoso: in Russia 2018 bastavano meno di 100 euro per un match dei gironi, in Qatar 2022 ancora meno. Anche rispetto alle promesse iniziali del dossier di candidatura, i rincari sono evidenti, soprattutto nelle fasi a eliminazione diretta, con i quarti di finale che oggi costano quasi il triplo delle stime iniziali. Le principali associazioni europee accusano la FIFA di aver trasformato un evento popolare in un prodotto di lusso, parlando di un calcio sempre più elitario. Alcuni gruppi chiedono persino di sospendere la vendita dei biglietti per riaprire il dialogo. A complicare la situazione ci sono anche i costi di viaggio tra le numerose città ospitanti. Per molti tifosi, soprattutto provenienti da Paesi con redditi medi più bassi, il sogno Mondiale rischia di restare irraggiungibile. In Inghilterra circola già l’ipotesi di un boicottaggio simbolico, segno di un malcontento che va ben oltre il prezzo del biglietto.
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