Ivan Zazzaroni, direttore del Corriere dello Sport, ha criticato, all'interno di un editoriale pubblicato sulle colonne del suddetto quotidiano, il modo in cui la FIFA e soprattutto Gianni Infatino, presidente di tale Federazione, hanno gestito l'organizzazione della Coppa del Mondo 2026, la quale si terrà durante la prossima estate tra Stati Uniti, Canada e Messico.

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Zazzaroni attacca la FIFA: “Prigionieri di Infantrump! Pochi meriti e molti demeriti”

SHARM EL-SHEIKH, EGYPT - OCTOBER 13: U.S. President Donald Trump and FIFA president Gianni Infantino pose for a photo, at a world leaders' summit on ending the Gaza war on October 13, 2025 in Sharm El-Sheikh, Egypt. President Trump is in Egypt to meet with European and Middle Eastern leaders in what’s being billed as an international peace summit, following the start of a US-brokered ceasefire deal to end the war in the Gaza Strip. (Photo by Suzanne Plunkett - Pool / Getty Images)
"Il suo pigro ghostwriter dev'essere lo stesso delle campagne Apple", Zazzaroni attacca l'operato di Infantino a capo della FIFA
—"Chi scrive i testi a Infantino? E lui lo paga anche? Ieri, durante il sorteggio dei playoff , il presidente della Fifa se n’è uscito alla grande: «Sarà la miglior Coppa del Mondo di sempre». Tre anni fa, il 16 dicembre, presentando l’edizione in Qatar, disse: «Sarà il miglior Mondiale di sempre». Hai capito, no? Il suo pigro ghostwriter dev’essere lo stesso delle campagne Apple: ogni nuovo iPhone viene infatti annunciato così: «Il miglior iPhone di sempre». [...] Bel presidente, Infantrump: ha pochi meriti e molti demeriti. Elenco i secondi: 1) il riposizionamento invernale della Coppa d’Africa a danno dei club europei e dei calciatori africani tesserati in Europa 2) L’organizzazione di eventi e nuove competizioni cattura voti senza aver prima coinvolto nella discussione gli operatori del calcio giocato e la FIFPRO. Questa procedura, decisamente anomala, sta alimentando un pesante scontro tra il sindacato mondiale dei calciatori, ora finalmente rinnovato e indipendente, e la FIFA; scontro nel quale Infantino ha risposto con la creazione di un sindacato fantoccio che allinea la solita compagnia di ex in bolletta da tempo e a libro paga del sor Gianni. 3) Dal 2018 s’è persa, sempre grazie a lui, l’occasione di regolamentare il mercato dei trasferimenti - anche in questo caso per la mancata condivisione con gli agenti -, dando vita a un codice-pastrocchio sconfessato dai tribunali di mezzo mondo. Il risultato dello sforzo infantiniano è stato - nelle operazioni - l’aumento smisurato dei costi accessori con l’introduzione di un’ulteriore voce di spesa, in precedenza inesistente: la “commissione-stecca” per i genitori dei calciatori!".
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