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Mancini: “Speriamo di vincere la Nations League. Il Napoli è la rivelazione”

(Getty Images)

Il Ct dell'Italia Roberto Mancini ha parlato al TGPoste

Sara Ghezzi

L'Italia di Roberto Mancini ha vissuto un'estate magica con la vittoria di Euro2020. Ma per la Nazionale deve subito voltar pagina per conquistare la qualificazione al prossimo mondiale. Ancor più vicino l'impegno per le finali di Nations League il 6-10 ottobre. A proposito di questo il ct azzurro ha parlato ai microfoni di TGPoste, commentando anche l'inizio del campionato super del Napoli.

"Proveremo a vincere la Nations League. Il Napoli è la rivelazione", le parole di Mancini

 (Getty Images)

Di seguito le sue parole:

Sulla Nations League

"Un po' di scaramanzia ci vuole sempre, non possiamo fare come gli inglesi che si erano già tatuati le coppe... È un torneo importante e, giocando in Italia, speriamo di poterlo vincere. Poi, a novembre, ci saranno le ultime due partite di qualificazione a Qatar 2022. Dopo potremo dire qualcosa".

Sul segreto per compattare il gruppo

"Innanzitutto bisogna conoscere quello che si fa e poi dare fiducia al team con cui si lavora, nel nostro caso i giocatori, far sentire che si crede in loro. È importante per far rendere le persone al massimo".

Sulla vittoria di Wembley

"La cosa più bella è stata quella di aver reso felici tutti, indistintamente, dai più piccoli ai più grandi. Credo che nello sport difficilmente gli italiani falliscono e, quando c'è passione, quando ci sono momenti difficili, credo che noi riusciamo a dare il meglio".

Sul campionato

"Penso sia normale un equilibrio in questo inizio di stagione, molti calciatori hanno giocato l'Europeo e la Copa America, quindi sono arrivati non in grande condizione e le squadre hanno bisogno di assestarsi. Penso possa essere un campionato molto equilibrato fino alla fine con più squadre".

Sulla rivelazione del campionato

"La rivelazione? Potrebbe essere il Napoli: ha iniziato bene, secondo me è una squadra forte da diverso tempo. Poi c'è sempre l'Atalanta che sono anni che sta nella zona alta della classifica. Forse è un po' presto per parlarne, spero solo che sia una Serie A combattuta".

Sulla possibilità di allenare la Sampdoria un giorno

"Beh, non sarebbe malissimo, ma è anche vero che noi a Genova abbiamo fatto talmente bene che per tornare dovremmo fare meglio e non è così facile... Io sono stato bene in tutte le città in cui ho giocato o allenato. A Genova sono stato quindici anni e forse è quella a cui sono più legato, anche se quella che amo è la città in cui sono cresciuto è Bologna".