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Lippi: “Mondiale 2006? Ho sempre creduto nella vittoria. Sull’esperienza in Cina…”

Enrico Esposito
Le parole dell'ex commissario tecnico

Marcello Lippi, commissario tecnico della Nazionale Campione del Mondo 2006, ha rilasciato questa sera un'intervista ai microfoni della trasmissione "Che tempo che fa", in onda sul canale Nove, ritornando sul trionfo in terra tedesca.

Lippi sul Mondiale 2006

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"Mondiale 2006. Ho sempre creduto nella vittoria, trasmettendo ai giocatori la mentalità di voler vincere. Noi eravamo convinti di farcela, io ero convintissimo. Ho cercato di convincerli tutti e ci sono riusciti. Nella mia vita ho avuto due cose straordinarie: la mia famiglia e la Coppa del Mondo vinta in Germania. La semifinale contro la Germania? Non passava neanche una nocciolina nella nostra difesa... E allora mi sono detto: mettiamo quattro attaccanti, e vediamo chi la vince. Prima del rigore finale contro la Francia ho pensato prima di tutto agli occhiali.Sapevo che mi avrebbero abbracciato, ci vedo poco e mi sarebbero caduti. La sera stessa sono stato da solo in camera con un sigaro, come da mia abitudine. Mi sono rivisto la partita, da solo. La scelta di allenare in Cina? Non posso nascondere che la scelta sia stata anche economica. Imparare il cinese è impossibile. Nel 2012 sono andato in Cina perché dal punto di vista economico era un'offerta eccezionale. Inutile farci giri intorno, il discorso era quello. Il Guanghzou era una delle migliori squadre cinesi, abbiamo vinto tre scudetti e una Coppa d'Asia alla fine. Xi Jinping nel 2019 ha voluto che ci fossi anche io al Quirinale nella sua visita. Io non me ne sono accorto, mi hanno raccontato che nel corso della visita ho dato una pacca sulla spalla a Xi".



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