Come vuole costruire la squadra?
"Sono tornati gli esterni, vogliamo difendere a quattro. Qualche scelta è stata fatta anche in base alla condizione fisica, qualcuno ha fatto qualcosa in meno ma l'ho voluto in gruppo perché penso sia importante".
Qual è il suo stato d'animo?
"Carico a molla, nessuna preoccupazione. Metterò i punti se mi spaccherò la testa... Sento la responsabilità, tantissimo, ma nessuna paura. Ma sono carico a molla e alla fine tireremo le somme. Paura assolutamente no".
Che gara con l'Estonia ci dobbiamo aspettare?
"Senso di appartenenza, voglia di sacrificarsi. Anche a costo di dire robe scomode. Oggi la paura non può entrare dentro il nostro stato d'animo, questa è la verità. Non dobbiamo andare in panico dopo dieci minuti se siamo sullo 0-0 ma restare squadra sempre. Poi grande entusiasmo: in questo momento abbiamo bisogno di 27-28 giocatori che fanno un gruppo. La forza dell'Italia è sempre stata la squadra, il carattere e la voglia di lottare. Dobbiamo riuscire a ritrovare questo aspetto. Sull'Estonia dobbiamo aspettarci una squadra che gioca di rimessa ma è brava a costruire, è una squadra che bisogna far sbagliare quando ha la palla perché prova a costruire anche dal basso".
Chi può giocare sottopunta dei quattro attaccanti?
"Tutti e quattro, poi ovviamente anche Maldini e Raspadori".
La titolarità quanto inciderà sulle sue scelte? Che valutazione ha fatto su Chiesa?
"Ho parlato con Chiesa ed è stata una scelta che abbiamo condiviso insieme, non si sentiva pronto per tornare perché voleva sentirsi al 100%. Abbiamo deciso insieme. Anche su Raspadori il minutaggio fin qui è stato basso, ma poi ci sono anche giocatori con qualità di cui noi andiamo alla ricerca. Raspadori ha in testa qualcosa di diverso".
Quanto è stato difficile fare la lista dei convocati?
"Non è stato difficile... Abbiamo lasciato a casa Buongiorno, Ricci, Cristante ma loro fanno parte del nostro progetto. Dopo i moduli ci sono i riferimenti, si scelgono i calciatori funzionali a ciò che vogliamo fare. Si parla sempre di tattica ma oggi è difficile giocare in Serie A, si gioca sempre uomo contro uomo".
Ha convocato Pio Esposito che ha appena esordito in Serie A e Leoni con poche presenze. Cosa ci dice questo sul nostro calcio?
"Quando vedo un giocatore c'è qualcosa che mi deve colpire. Io penso che siano giovani, ma hanno sfacciataggine e giocano già da grandi. Leoni lo scorso anno ha giocato a campo aperto con Lukaku e per me sono giocatori pronti. Forse alla nostra età non avevamo la sfacciataggine che hanno loro oggi e io quando vedo questo aspetto lo premio. Poi certo alla base c'è sempre qualità".
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