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calcionapoli1926 nazionali Italia, Gattuso: “Non convocato Buongiorno, ma fa parte del progetto. Sul modulo…”

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Italia, Gattuso: “Non convocato Buongiorno, ma fa parte del progetto. Sul modulo…”

Domenico D'Ausilio
Domenico D'Ausilio Vice caporedattore 
Il ct azzurro ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza

Rino Gattuso, ct dell'Italia, ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza commentando le proprie convocazioni e i prossimi due impegni di qualificazione mondiale contro Estonia e Israele. Ecco le dichiarazioni riportate da TMW.

Italia, Gattuso sulle convocazioni e i match di qualificazione

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"Siamo questi, nella prima giornata di campionato di Serie A c'erano 97 giocatori di campo ma la squadra è di valore. Certo, spero in futuro di vedere più giocatori italiani ma non siamo messi così male".

Potrebbero esserci problemi di ordine pubblico per Israele-Italia a Udine?

"Io sono un uomo di pace e mi fa male al cuore vedere civili e bambini colpiti, mi fa male al cuore. Noi però facciamo un mestiere, anche la FIGC sta lavorando tantissimo per trovare soluzioni e fare una gara perfetta a Udine anche dal punto di vista della sicurezza. Il nostro dovere è fare il nostro lavoro, ma spero si arrivi a una soluzione di pace non solo in Israele. E' una cosa che colpisce al cuore e fa male al cuore".

Come dirai alla squadra di gestire la pressione? Bisogna vincere e segnare...

"Noi dobbiamo pensare partita dopo partita. In cento e passa anni di storia di goleade ne abbiamo fatte poche. Dobbiamo preparare bene la partita, a partire dall'Estonia, ma non si prepara una partita pensando di dover fare la goleada. Paura di nessuno ma dobbiamo prepararla al meglio".


Come vuole costruire la squadra?

"Sono tornati gli esterni, vogliamo difendere a quattro. Qualche scelta è stata fatta anche in base alla condizione fisica, qualcuno ha fatto qualcosa in meno ma l'ho voluto in gruppo perché penso sia importante".

Qual è il suo stato d'animo?

"Carico a molla, nessuna preoccupazione. Metterò i punti se mi spaccherò la testa... Sento la responsabilità, tantissimo, ma nessuna paura. Ma sono carico a molla e alla fine tireremo le somme. Paura assolutamente no".

Che gara con l'Estonia ci dobbiamo aspettare?

"Senso di appartenenza, voglia di sacrificarsi. Anche a costo di dire robe scomode. Oggi la paura non può entrare dentro il nostro stato d'animo, questa è la verità. Non dobbiamo andare in panico dopo dieci minuti se siamo sullo 0-0 ma restare squadra sempre. Poi grande entusiasmo: in questo momento abbiamo bisogno di 27-28 giocatori che fanno un gruppo. La forza dell'Italia è sempre stata la squadra, il carattere e la voglia di lottare. Dobbiamo riuscire a ritrovare questo aspetto. Sull'Estonia dobbiamo aspettarci una squadra che gioca di rimessa ma è brava a costruire, è una squadra che bisogna far sbagliare quando ha la palla perché prova a costruire anche dal basso".

Chi può giocare sottopunta dei quattro attaccanti?

"Tutti e quattro, poi ovviamente anche Maldini e Raspadori".

La titolarità quanto inciderà sulle sue scelte? Che valutazione ha fatto su Chiesa?

"Ho parlato con Chiesa ed è stata una scelta che abbiamo condiviso insieme, non si sentiva pronto per tornare perché voleva sentirsi al 100%. Abbiamo deciso insieme. Anche su Raspadori il minutaggio fin qui è stato basso, ma poi ci sono anche giocatori con qualità di cui noi andiamo alla ricerca. Raspadori ha in testa qualcosa di diverso".

Quanto è stato difficile fare la lista dei convocati?

"Non è stato difficile... Abbiamo lasciato a casa Buongiorno, Ricci, Cristante ma loro fanno parte del nostro progetto. Dopo i moduli ci sono i riferimenti, si scelgono i calciatori funzionali a ciò che vogliamo fare. Si parla sempre di tattica ma oggi è difficile giocare in Serie A, si gioca sempre uomo contro uomo".

Ha convocato Pio Esposito che ha appena esordito in Serie A e Leoni con poche presenze. Cosa ci dice questo sul nostro calcio?

"Quando vedo un giocatore c'è qualcosa che mi deve colpire. Io penso che siano giovani, ma hanno sfacciataggine e giocano già da grandi. Leoni lo scorso anno ha giocato a campo aperto con Lukaku e per me sono giocatori pronti. Forse alla nostra età non avevamo la sfacciataggine che hanno loro oggi e io quando vedo questo aspetto lo premio. Poi certo alla base c'è sempre qualità".