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Insigne: “Rinnovo? Non è una situazione facile, ma penso solo al campo”

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Lorenzo Insigne ha parlato al Festival di Trento insieme al Ct Roberto Mancini

Sara Ghezzi

L'Italia dopo 37 risultati utili consecutivo ha subito la prima sconfitta dell'era Mancini. Dopo la sconfitta contro la Spagna nella semifinale di Nations League, la Nazionale affronterà il Belgio per la finale del terzo e quarto posto. Tra i più dispiaciuti per questa sconfitta Lorenzo Insignefinito nel mirino della critica per la sua prestazione. Quest'oggi l'attaccante azzurro insieme al Ct Mancini si è collegato al Festival di Trento targato Gazzetta. Diversi gli argomenti trattati dal capitano del Napoli tra cui il suo rinnovo.

Le parole di Insigne tra Nazionale, Napoli e rinnovo

insigne Italia

Di seguito le sue parole:

Sulla sconfitta contro la Spagna

"Il giorno dopo è sempre lo stesso, dispiace non avere vinto, non ci possiamo buttare giù. Fra due giorni c'è un'altra partita, contro una squadra forte, dobbiamo mantenere l'entusiasmo alto e continuare con il sorriso. Anche se pareggi la partita prima devi comunque essere contento. Stiamo lavorando per una grande prestazione domenica".

Sull'emozione della vittoria agli Europei

"È stata una grandissima emozione, non dico che non fossimo tesi. Per noi è stata una grandissima responsabilità, ma eravamo consapevoli della nostra forza e sapevamo di poter fare qualcosa di importante. Dopo la finale eravamo a piangere io, Immobile e Verratti. Siamo contenti di quello che abbiamo fatto, ma ora dobbiamo fare meglio".

Sul legame che c'è all'interno del gruppo

"Ci siamo accorti molto prima di Italia-Svizzera. Quando entravamo a Coverciano era come una famiglia, su Whatsapp il gruppo rimane sempre, ci sentivamo praticamente ogni giorno. La forza di un gruppo unito, scendere in campo con il sorriso... C'era grande entusiasmo, il segreto era trasmetterlo in campo".

Sulle canzoni napoletano cantate nello spogliatoio

"Sin dal primo giorno ci siamo messi subito a scherzare. Noi ascoltiamo, prima delle partite, le stesse canzoni che ci hanno portato bene".

Sulla sensazione vissuta dopo il gol di Arnautovic in Italia-Austria

"Il mister ce lo aveva detto che era una partita difficilissima, erano aggressivi e correvano tanto. Quando abbiamo preso il gol ci è crollato il mondo addosso, fortunatamente era in fuorigioco, ci siamo un po' liberati. Il mister ci aveva messo al corrente, siamo stati fortunati di passare il turno, ci ha permesso di continuare il percorso".

Sull'infortunio di Spinazzola

"Spina ha lasciato un grande ricordo, lo videochiamavamo dopo la partita. Per noi è stato un giocatore fondamentale. Alle volte, quando non tornavo indietro, sapevo di essere coperto. Gli sono andato vicino quando è caduto, pensavo fosse una cosa semplice... Anche da infortunato sempre vicino a noi".

Sul tiro a giro

"Il tiro a giro? È di Alex Del Piero, non è mio. Alle volte Mancini mi dice di tirare sul primo palo che non se lo sarebbero aspettati, ma è più forte di me".

Sui calci di rigore

"Fossi stato in campo mi sarei preso la responsabilità. Poi abbiamo un grande portiere... Ne abbiamo sbagliati due in finale, lui ne ha parati tre. È stata la nostra fortuna avere Gigio in porta".

Su Fabian Ruiz

"Fabian Ruiz ti ha preso in giro? No, gli avrei dedicato il gol (ride, ndr). Era un peccato non fosse convocato".

Sulla possibile concorrenza con il ritorno di Zaniolo

"Non c'è concorrenza in Nazionale, chi va in campo deve dare tanto, ripagare la fiducia e mettersi a disposizione dei compagni. Come ha detto il mister abbiamo giocato tutti, abbiamo dato il contributo".

Sul rinnovo con il Napoli

"Ho un contratto fino al 2022, anche se è in scadenza - come ho detto in questi giorni - voglio stare solo concentrato sul campo, al di là delle altre situazioni c'è il mio procuratore che ha parlato con il presidente. Non è una questione facile".