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ISTANBUL, TURKEY - NOVEMBER 07: Victor Osimhen of Galatasaray celebrates scoring his team's second goal during the UEFA Europa League 2024/25 League Phase MD4 match between Galatasaray A.S. and Tottenham Hotspur at Ali Sami Yen Spor Kompleksi on November 07, 2024 in Istanbul, Turkey. (Photo by Ahmad Mora/Getty Images)
Paolo Ziliani, giornalista, su X si è soffermato sulla situazione economica del Milan e del possibile acquisto dell'attaccante di proprietà del Napoli Victor Osimhen non operato dalla dirigenza rossonera.
"La verità che ogni tifoso del Milan deve sapere: l'ho raccontata due mesi fa proprio qui, in tutta la sua crudezza, ed è una verità che inchioda alle loro colpe la proprietà americana e i suoi dirigenti yes men Dopo l'esonero del capro espiatorio Fonseca a copertura delle responsabilità di Cardinale & company, ripropongo in lettura libera a tutti l'articolo scritto il 2 novembre (e ancora attuale) sulla miope, taccagna e rovinosa gestione di Red Bird e sulla compagnia di giro composta da Ibrahimovic, Furlani e compagnia cantante, le vere rovine del Milan di oggi.
Il Grande Inganno di Red Bird: il Milan è la sua mucca da mungere, ci sono 100 milioni da spendere ma Cardinale preferisce tenerseli (e ne spende 100 in "servizi") Nel rispetto del FPF il Milan è da tempo in condizione di investire sul mercato: e non aveva alcun bisogno di cedere Tonali. Ma ora la tirchieria degli americani rischia di trasformarsi in un harakiri.
Ai tifosi del Milan non farà piacere, ma c’è una cosa che devono sapere: il Milan un anno fa avrebbe potuto tranquillamente tenere Tonali e allo stesso tempo acquistare sul mercato, proprio come fece ma senza bisogno di vendere il suo uomo-squadra, Pulisic e Reijnders a 20 milioni e Loftus-Cheek a 18,9 senza che nulla cambiasse a livello di bilancio, usando i soldi che erano nella sua disponibilità e rispettando i parametri UEFA. E in ogni caso, visto che Tonali fu invece venduto: il Milan quest’anno avrebbe potuto permettersi di acquistare (faccio un esempio) Osimhen dal Napoli anche spendendo 90-100 milioni. I soldi c’erano e ci sono ancora. E insomma è giunto il momento di cominciare a dire che il club rossonero, che la proprietà americana a dispetto della narrazione buonista dei media italioti ha letteralmente preso in ostaggio, ha il diritto - oltre che i requisiti - di tornare a comportarsi da grande club come la sua storia e il suo stato di perfetta salute finanziaria di oggi gli consentono di fare. Cominciando a comprare campioni e non mezzi giocatori. E tornando ad essere il Milan, non qualcosa che vagamente lo ricorda".
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