Pioli è un allenatore credibile, non penso che abbia tanta voglia di misurarsi a Napoli, credo che voglia restare al Milan anche se le cose sembrano compromesse. Su Conte penso che ci sia una sorta di ritrosia da parte di De Laurentiis che non vuole sentirsi dire di no e lo capisco anche. Italiano è passato in terza linea, non penso che Allegri possa venire a Napoli, per altri profili di allenatori giovani non credo ci sia possibilità. In queste ultime sei partite il Napoli deve giocare per vincere, per mantenere la dignità, sperare in qualcosa, magari la qualificazione in Europa League, perché serve sempre partecipare ad una competizione europea.
Il Napoli è chiamato a non fare più brutte figure come negli ultimi 10’ col Frosinone. Gli azzurri non hanno reso come lo scorso anno, per vari motivi: di allenamento, di lavoro, di entusiasmo e per tante altre ragioni. L’unico azzurro che ha mantenuto uno standard buono è stato Politano, gli altri, da Raspadori a Simeone a Di Lorenzo e così via, sono stati al di sotto delle aspettative. Lo scorso anno tutti sono andati oltre il 100% delle proprie possibilità, quest’anno sono andati al massimo al 40-50%: per carità non sono automi, può capitare. Qualcuno ci ha messo del suo, qualcun altro è stato sfortunato, altri hanno pagato vicende contrattuali o fisiche. Ma quando si passa dal bianco a nero in così poco tempo alla base non c’è una sola ragione, ce ne sono mille”.
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