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Zazzaroni: “Il Napoli eviti altre brutte figure. Vi svelo il tecnico perfetto”

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Il direttore del Corriere dello Sport ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Marte
Domenico D'Ausilio
Domenico D'Ausilio Vice caporedattore 

Ivan Zazzaroni, direttore del Corriere dello Sport, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Marte: “Gasperini è in questo momento in cima alla lista per la panchina del Napoli, sarebbe una grande scelta. Dopo 8 anni, penso che sia possibile strapparlo all’Atalanta, è chiaro che bisogna dargli delle garanzie e capire se ha voglia di accettare la sfida Napoli. Sono diversi anni che pensa di lasciare Bergamo ma poi alla fine resta sempre lì.

Quando al Corriere dello Sport abbiamo saputo di questo contatto importante ci siamo tutti chiesti se dopo i miracoli di Bergamo potrebbe ripetersi a Napoli. Perché no? Per me sì. Sarebbe la scelta perfetta per il Napoli. De Laurentiis lo ingaggerebbe 13 anni dopo, visto che nel 2011 sembrava tutto fatto prima del ripensamento di Mazzarri. Se dovesse arrivare Gasperini cambierebbe molto nel Napoli, perché lui vuole giocatori di corsa, fisici, è un allenatore che gioca uomo contro uomo, però è anche giusto dopo 13 anni dargli una chance in una grande piazza. Per uno che frequenta l’Europa con l’Atalanta da tempo e che centra imprese come quella di Liverpool sarebbe pure ora. Non pensiamo alla sua breve esperienza con l’Inter, non la considero neanche tale. Gasp voleva impostare la difesa a tre, allora ci furono le resistenze e lui andò via. Poi poco dopo l’Inter passò lo stesso alla retroguardia a tre. 


Pioli è un allenatore credibile, non penso che abbia tanta voglia di misurarsi a Napoli, credo che voglia restare al Milan anche se le cose sembrano compromesse. Su Conte penso che ci sia una sorta di ritrosia da parte di De Laurentiis che non vuole sentirsi dire di no e lo capisco anche. Italiano è passato in terza linea, non penso che Allegri possa venire a Napoli, per altri profili di allenatori giovani non credo ci sia possibilità. In queste ultime sei partite il Napoli deve giocare per vincere, per mantenere la dignità, sperare in qualcosa, magari la qualificazione in Europa League, perché serve sempre partecipare ad una competizione europea.  

Il Napoli è chiamato a non fare più brutte figure come negli ultimi 10’ col Frosinone. Gli azzurri non hanno reso come lo scorso anno, per vari motivi: di allenamento, di lavoro, di entusiasmo e per tante altre ragioni. L’unico azzurro che ha mantenuto uno standard buono è stato Politano, gli altri, da Raspadori a Simeone a Di Lorenzo e così via, sono stati al di sotto delle aspettative. Lo scorso anno tutti sono andati oltre il 100% delle proprie possibilità, quest’anno sono andati al massimo al 40-50%: per carità non sono automi, può capitare. Qualcuno ci ha messo del suo, qualcun altro è stato sfortunato, altri hanno pagato vicende contrattuali o fisiche. Ma quando si passa dal bianco a nero in così poco tempo alla base non c’è una sola ragione, ce ne sono mille”.

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