Per Zanoli, quella di domenica era una partita speciale, essendo un ex partenopeo: “Ci tenevo a fare bene, sono stato là per tanto tempo, fin dalla Primavera. Era una partita importante e ci tenevo, non avevo ancora vinto contro il Napoli e sono contento di averlo fatto qui. I miei ex compagni ci hanno fatto i complimenti, perché li abbiamo surclassati soprattutto sul piano fisico”.
Anche la sua prestazione, nello specifico, è stata molto convincente: “Da quando sono qui è stata la mia partita più importante, ma in generale di tutta la squadra, vincere contro i campioni d’Italia non è da poco. Comunque c’è sempre da migliorare e continuerò a lavorare ancora”.
Già rispetto a una settimana fa, si è visto uno Zanoli più propositivo in fase offensiva, ma questo dipende da tanti fattori: “Ci sono partite in cui hai più spazio, altre in cui ne hai meno. Contro il Napoli di spazio ce n’era parecchio, anche in contropiede, loro giocavano molto alti e ci lasciavano delle praterie. Poi con questo sistema, con Zaniolo che si sposta quasi a fare l’esterno riusciamo a girare meglio palla e io ho più spazio per spingere, come piace a me. Con Zaniolo mi trovo bene, viene a prendere palla e quindi mi lascia lo spazio. Mi sono trovato bene con Kristensen alle spalle, è un grande giocatore, ma mi sono trovato bene anche le volte in cui ha giocato Bertola. Contro il Napoli ho avuto più spazio che con il Genoa, anche se pure lì avrei potuto crearmi più occasioni, con il Napoli l’ho fatto ed è così che deve essere”.
Ad aiutare Zanoli e compagni c’è un altro ex Napoli, Gokhan Inler, nel suo ruolo di responsabile dell’area tecnica: “È un riferimento importante per noi, sappiamo che giocatore è stato all’Udinese e anche al Napoli. Se abbiamo un problema lui è uno dei primi con cui ci confidiamo, è un grande direttore”.
Alessandro è arrivato in estate assieme a Zaniolo, Bertola e Nunziante, un contingente di italiani che a Udine non si vedeva da diverse stagioni: “I fisioterapisti e i magazzinieri ce ne ha fatto rendere contro, perché erano abituati a parlare pochissimo italiano e ora possono farlo di più. Tra noi stiamo spesso assieme, come appunto anche con i magazzinieri e i fisioterapisti, abbiamo portato un clima più “italiano”. Sto comunque prendendo lezioni di inglese, come Bertola, intanto gli altri studiano l’italiano. Andiamo tutti a lezione”.
Proprio Bertola è stato tra i protagonisti domenica giocando in un nuovo ruolo, sulla fascia sinistra. Potrebbe giocarci anche Zanoli, se dovesse servire? “L’ultima volta che ho giocato a sinistra ero in Primavera, ma posso adattarmi. Certo, le cose cambiano visto che sono destro. In ogni caso sono decisioni del mister, se me lo chiede faccio anche il portiere. Bertola però domenica ha fatto una grandissima partita in quella posizione”.
Altro protagonista, ovviamente Ekkelenkamp, che Zanoli svela non essere nuovo a colpi del genere: “Ha fatto un gol pazzesco. In allenamento spesso fa questi tiri che si abbassano all’ultimo o cambiano traiettoria, finalmente gli è venuto anche in partita. Sono felice per lui, è un bravo ragazzo e un giocatore forte”.
Infine la chiusura, con qualche considerazione sulla città: “Mi trovo benissimo a Udine, come dimensioni e tranquillità è simile a Carpi e a Modena, i posti da cui vengo, quindi mi trovo a mio agio. È stata una scelta azzeccata e spero di poterlo tornare a dire dopo altre vittorie o dopo un gol o un assist”, e sul sogno chiamato Nazionale: “Ogni giocatore ci pensa, ma prima penso a fare bene qui. Ci sono diversi giocatori che stanno facendo bene nel mio ruolo, io penso prima a dare tutto con l’Udinese, se arriverà la chiamata sarò contento, ma se so di aver dato tutto non avrò nessun rammarico”.
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