Faraoni? L'ho scelto nella partita più difficile, contro un avversario tosto, e ha fatto svolto bene entrambe le fasi. Se lo merita per ciò che ha dato a questa squadra: ci ha sempre aiutato e l'ho scelto non per fargli un regalo, ma perché lo ritengo ancora un calciatore di un certo livello. Metterà un po' di pepe a Tchatchoua. Tengstedt? Ci ha abituato ad essere più freddo in certe situazioni. In partite come questa, non ci sono tante occasioni, ma bisogna essere più cinici e non lo siamo stati. Se tramite il mercato potrei ricostruire la squadra ancora una volta? C'è sicuramente la possibilità che accada: non devo aver paura, altrimenti avrei già finito il mio percorso. Noi continuiamo a lavorare: il mio predecessore ha avuto di peggio, ma ce l'ha fatta e lo porto come esempio. La nostra strada dev'essere il lavoro. Forse ci abbiamo messo tempo a cementare il gruppo, ma dopo aver toccare il fondo, siamo risaliti: speriamo di non doverlo toccare ancora. Se ci saranno cessioni, ci saranno arrivi che si caleranno nella nostra realtà e dovranno, ovviamente, essere aiutati da chi è in rosa da più tempo".
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