Su Conte: “Viene spesso descritto come un allenatore che chiede il massimo dal punto di vista atletico e fisico, e che mette sotto pressione i giocatori. Tuttavia, si trascura il fatto che è anche un grande studioso di tattiche, ed è stato uno dei primi a sperimentare la difesa a tre. Forse il suo limite è la gestione di un doppio impegno settimanale, come potrebbe essere una coppa europea. Nella vita di tutti i giorni è una persona normale, che chiede molto a se stesso e che esige rispetto e serietà nei rapporti con gli altri. Credo sia la persona ideale per iniziare da capo a Napoli”.
Su Brescianini: “Ho notato che le attenzioni del Napoli sono tutte concentrate sulla vicenda Lukaku-Osimhen. Si è sottovalutata la partenza di Zielinski: il Napoli ha perso delle certezze in quella zona di campo. Brescianini è un buon rinforzo, ma non so se basterà. Ho letto che il Napoli si sta inserendo anche per Fofana, cercando di strapparlo al Milan, e questo significa che c’è la consapevolezza che il reparto deve essere rinforzato”.
Su Gilmour, Berardi, Amrabat e Brescianini: “Come dicevo prima, Brescianini è un buon giocatore, anche se forse gli manca un po’ di esperienza internazionale. Amrabat mi piace molto: ha tutto, forza, tempi, controllo della posizione e del gioco. Sono tutti nomi che andrebbero bene per il Napoli. Conoscendo il mister, vuole anche creare un po’ di concorrenza nello spogliatoio per ottenere sempre il massimo da tutti, e questi quattro profili sono all’altezza”.
Su Simeone e Cheddira: “Ho dei dubbi sulla trattativa Simeone-Lazio. Se davanti hai Lukaku e una partita a settimana da giocare, senz’ombra di dubbio, e hai già Cheddira e Raspadori, non c’è bisogno di acquistare altro”.
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