Un altro scudetto con Conte?
“Quella parola lì è complicata, quasi proibita… L’obiettivo principale, in questo triennio, è di ritornare in alto: l’ultimo anno di Sarri sei arrivato lì, vuol dire che la squadra è importante, arrivano giocatori prestigiosi ed il piazzamento in Champions è un’attrattiva in più per tutti, è tutto un circolo positivo”.
Coppa Italia: si aspetta qualche sorpresa?
“Bisogna stare attenti, visti gli ultimi risultati. Il Napoli deve puntare alla Coppa Italia, Conte potrà approfittare di questa circostanza per giocare qualcuno che ha un minutaggio inferiore agli altri. Purché, però, ci sia equilibrio: farne giocare troppi, può essere negativo: non perché non siano all’altezza, ma perché non è sano cambiarne tanti. Vanno schierati, secondo me, qualcuno vicino agli undici su cui puntare”.
Le è piaciuto il Napoli col 433?
“Avere attaccanti come Kvara e Lukaku, e poter concedere loro tanto campo, è una possibilità in più per aggredire: contro la Juve sono stati molto attenti, poco offensivi, ma è giusto che sia stato così vista la caratura dell’avversario. Quella degli attaccanti del Napoli è una forza importante e mi sarei aspettato più aggressività, ma sono in work in progress, visti i movimenti di mercato. Ci vuole un po’ di tempo in più, però i risultati stanno arrivando”.
Come giudica l’inizio di Thiago Motta sulla panchina della Juve?
“Pensavano tutti di vedere una Juventus spumeggiante come il Bologna, ma la realtà è che ci vuole tempo per cambiare abitudini ed attitudini. Le idee sono buonissime, ci vuole tempo per applicarle, tenendo presente che la pressione sui giocatori della Juventus è molto alta. Per poter giocare bene in avanti, si deve avere una solidità importante in difesa. I giocatori hanno coscienza che possono subire pochi tiri, e quindi possono proporre, di conseguenza, un gioco più propositivo”.
Dopo il Palermo ci sarà il Monza, ancora a caccia della prima vittoria: è una squadra che può mettere in difficoltà il Napoli?
“Il Napoli sta dimostrando la solidità tipica delle squadre di Conte. Il Monza, l’anno scorso, s’è messo in luce perché ha fatto un campionato al di sopra delle loro aspettative. Questo è un anno di assestamento, dopo il cambio allenatore: serve pazienza anche per loro, non è una squadra molle, hanno grandi dirigenti alle spalle”.
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