Verna: “Il progetto del Napoli deve partire da un rinforzo importante della rosa”

Carlo Verna, giornalista, è intervenuto a Napoli Magazine, su Radio Punto Zero. Ecco quanto ha affermato.

“Conte? Credo che la grande bellezza c’è stata in quella rappresentazione che si è vista sul lungomare. Un qualcosa di indimenticabile sia per Conte che per la sua famiglia, sembra abbia inciso anche la volontà della moglie. De Laurentiis non si poteva permettere uno Spalletti-bis. L’Inter è un esempio negativo adesso da non imitare. Inzaghi ha voluto competere a tutti i livelli e ha perso a tutti i livelli. Conveniva schierare una seconda squadra nelle competizioni meno importanti. Il progetto deve partire su un rinforzo importante della rosa, perché Conte non mollerà la Champions, c'è bisogno di co-titolari e i soldi ci sono. C'è stato anche un colpo di fortuna in questo campionato: passata l'euforia, possiamo dire che la storia poteva essere anche diversa. Festa Scudetto sul lungomare? In altri posti ci sono stati degli scontri, come a Parigi e a Liverpool. A Napoli tutto si è svolto in maniera esemplare, con un occhio scenografico indimenticabile. Qui c'è il Napoli in questa Napoli, cosa che non ha potuto usufruire Ferlaino, così come Maradona. Prima i sindaci non duravano più di due anni, non c'era questa attenzione internazionale di turisti che c'è ora. Siamo in una fase di vero rinascimento napoletano. Non c'è una mancanza di sintonia tra il vincere nello sport e questa città, Napoli oggi è una città importante e internazionale, e non possiamo sottolineare solo i meriti del Napoli, perché ci sono anche altre cose. Faccio i complimenti per la Canottieri in Serie A1. E' bello che Napoli torni in Serie A con due squadre di pallanuoto. La Primavera è tornata nel massimo campionato di categoria. Tutto è possibile adesso, perché il Napoli ha aperto con la continuità con Conte, che ha dei meriti indiscutibili e ricominciare da lui è una forza. Un nome che vorrei in azzurro? Vorrei Gyokeres. Adesso inizia il percorso dei sogni che è anche difficile da raccontare. Basta pensare al fatto che doveva arrivare Brescianini e poi fortunatamente è arrivato McTominay, che si è rivelato l'uomo dell'anno, il nostro McFratm”.

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