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interviste
A Radio Crc è intervenuto Gianpiero Ventura, allenatore, soffermandosi sul momento del Napoli di Rudi Garcia.
“Non si può pensare di non fare mai una plusvalenza altrimenti nel calcio attuale diventa difficile. Il Lecce è la squadra più giovane del campionato e quando fa risultato, lo fa col gioco e non solo numericamente per cui vanno fatti i complimenti alla società. Sabato affronterà il Napoli che ieri al di là del gioco, è stato migliore rispetto alle ultime prestazioni. Ho visto un furore che ad inizio campionato non c’era. Si era visto solo nervosismo, incredulità nel non essere più il Napoli che ha stupito l’Italia e l’Europa. Ieri ha affrontato una squadra non straordinariamente in condizione, ma quando vedo Mario Rui che gioca con quell’entusiasmo è un segnale. Ora bisogna dare continuità alle prestazioni e Lecce può essere un buon test. Se il Napoli mette in campo qualità e allegria anche a Lecce allora potremo dire che il Napoli sarà tornato. Ieri i calciatori hanno dimostrato che non solo volevano vincere, ma volevano farlo in quella maniera ed è un buon segnale. C’è da capire quali sono state le problematiche che hanno tappato un po' le ali in questo primo mese. La gara di ieri ha dato un segnale forte e non c’è da stupirsi, semmai c’era da stupirsi nelle prime uscite. Spero che il Napoli abbia risolto le problematiche che c’erano. Se è vero che c’è stato un confronto tra squadra e allenatore in cui i giocatori hanno chiesto di giocare in quel modo perché così hanno incantato è un segnale di enorme intelligenza e apertura dell’allenatore. Ho imparato ormai che il campo dà le risposte.
Il Milan 2 anni fa ha vinto lo scudetto un po' per merito proprio, un po' per demerito degli altri per cui è stato più una casualità. Ha mantenuto lo stesso gruppo ed ha pagato. Il Napoli invece ha vinto lo scudetto stradominando, dominando in Italia e in Europa e quindi nel momento in cui entri in una squadra che ha vinto in quella maniera, ha creato quell’entusiasmo, è chiaro che devi entrare in punta di piedi, con umiltà. Se questo è stato fatto con un mese di ritardo, ben venga c’è tutto il tempo di recuperare. Lo dico non da tifoso del Napoli ma da tifoso del calcio perché il Napoli ha strabiliato. Spalletti credo sia andato nella Nazionale nel momento giusto. È entrato con l’appoggio di Federazione e stampa, con uno scudetto cucito e dopo quello che ha fatto Mancini. Sono convinto che farà bene perché ci sono tutti i presupposti per farlo. Dopo aver vinto lo scudetto, se vai via dal Napoli o vai in una grande di Europa oppure nella Nazionale. E, quando dovesse smettere con l'Italia ha un’età che se vuole, può permettersi ancora di togliersi delle soddisfazioni".
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