La Juventus, nell’ultimo giorno di mercato, con un colpo di spugna ha fatto due acquisti importanti. Secondo lei si rilancia nella corsa scudetto?
“La Juventus ha fatto un primo grande acquisto a costo zero con il recupero di Bremer, che è mancato tutto l’anno scorso. Poi aveva carenze a centrocampo che in parte ha colmato e in attacco ha provato a completare il reparto. C’è però un tema: Openda e Zhegrova, arrivati all’ultimo giorno, hanno qualità, ma anche punti interrogativi, perché se arrivano liberi da club importanti significa che ci sono aspetti da verificare. Nonostante ciò, la Juve ha chiuso bene il mercato e può essere considerata la seconda tra le grandi, subito dietro il Napoli, anche per la crescita rispetto all’inizio. Va detto che ha dovuto fare i conti con una situazione economica complicata, che ha imposto scelte drastiche e rinunce. Un paradosso, visto il blasone bianconero, ma è la realtà con cui la società deve convivere.”
Restando sul Napoli: secondo lei si è rinforzato anche negli undici titolari, o soltanto nella rosa complessiva?
“Secondo me la vera forza del Napoli oggi è proprio la profondità della rosa. L’anno scorso la squadra aveva undici titolari molto forti, ma non una panchina all’altezza. Con un solo impegno importante potevi gestire, ma con campionato, Champions, Coppa Italia e Supercoppa non sarebbe stato possibile. Per questo credo che l’obiettivo non fosse rinforzare l’undici titolare, che era già competitivo, ma allargare la qualità complessiva. Se mi chiede se si è rinforzato rispetto all’anno scorso, la risposta è sì. Ha preso giocatori importanti, ha fatto un lavoro che in Italia non si vedeva da anni con e oggi può contare su una rosa di grande spessore, con la ciliegina sulla torta che si chiama De Bruyne.”
Ieri il presidente Aurelio De Laurentiis ha pubblicato un tweet molto provocatorio riguardo al centro sportivo, annunciando di aver firmato un’opzione di acquisto del terreno. Cosa significa, secondo lei?
“Il discorso è semplice: credo che De Laurentiis abbia cambiato approccio negli ultimi anni. In passato ha puntato soprattutto sul trading dei calciatori, facendo crescere il Napoli sul piano tecnico ed economico. Adesso ha capito che il passo decisivo è dotare la società di infrastrutture adeguate. Non è semplice, perché in Italia realizzare stadi e centri sportivi è complicatissimo. Anche a Milano, con un’economia più forte, si fa fatica a costruire. A Napoli lo è ancora di più. Credo che l’opzione firmata da De Laurentiis sia un primo passo concreto, un segnale di serietà e continuità. Non so i dettagli tecnici, ma sicuramente indica la volontà di procedere. Poi ci saranno i tempi lunghi che conosciamo bene in Italia, ma io sono convinto che alla fine porterà a termine anche questo progetto.”
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