“Era una follia pensare che l’arbitro non potesse sbagliare. Non so se l’IFAB sia pronto, il calcio italiano sta chiedendo il VAR a chiamata da anni. Intanto iniziamo a implementarlo, facciamo una prova, lo testiamo, e poi nel caso non andasse bene lo eliminiamo. Voglio prendere qualche minuto per mandare un messaggio alla famiglia Lanese per la scomparsa recente di quello è stato il mio designatore per tantissimi anni“.
“Questa riforma potrebbe dare di nuovo all’arbitro la libertà di sbagliare: se io arbitro sbaglio, poi ci sarà l’Ancelotti o il Gasperini che mi dice valla a vedere. In questo senso aiuterebbe gli stessi arbitri e i designatori, il protocollo VAR ha cambiato modo di arbitrare. Fino alla Serie C l’arbitro lavora anche con l’istinto e poi è costretto ad abbandonarlo. Chissà che questo non possa anche portare a smettere di dire ‘gli arbitri non sono più quelli di una volta’. Oggi si sbaglia anche perché ci sono 2 visioni diverse, una in campo e una al monitor“.
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