E credo, come AIAC, che serva fare una riflessione più ampia. Il calcio italiano è in un momento particolarmente delicato, sottoposto ad attacchi di varia natura: veleni, accuse quasi mai limpide, interessi che confligono, insomma un insieme di situazioni che stanno minando le fondamenta del sistema, al di là dei propri limiti che pure sono chiari e che hanno bisogno di essere affrontati e risolti, in una logica federale. Sono anche convinto che in questa strana stagione opaca, gli allenatori abbiano svolto fin qui con energia e impegno al meglio il proprio ruolo, dando lustro all’immagine del nostro movimento. So bene che, quando si arriva agli ultimi mesi di campionato, quando la pressione sale per gli obiettivi da raggiungere, sono proprio gli allenatori a dover gestire lo stress crescente. Ma la nostra è una comunità sana, che ha valori condivisi, che restano un patrimonio del nostro calcio. E a questi valori, sono certo, i nostri allenatori sapranno restare ancorati fino in fondo".
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