Poi fa parte del nostro DNA, è così che ci manteniamo, è così che l'Udinese fa calcio ad alti livelli e 31 anni che una piazza piccola rispetto a tutte le altre che ci sono che mantiene la Serie A, che fa calcio propositivo e che fa tutto quello che avete visto nelle slide di ringraziamento e di auguri. L'obiettivo non è di vendere Atta, l'obiettivo è di possibilmente consolidare la squadra e essere pronti se dovesse arrivare un'occasione. Il mercato di gennaio è molto difficile perché chi ha calciatori forti se li tiene o se li fa pagare molto cari. Quindi dovremo lavorare sulla nostra capacità di fare scouting, di cercare l'elemento giusto nel ruolo che pensiamo che possa essere migliorato e continuare a fare il lavoro che abbiamo iniziato a fare a settembre per il mercato di giugno che è quello dove poi interverremo con più decisione e con più forza. Nel frattempo qualche giocatore potrà andare a giocare o potrà essere ceduto se abbiamo richieste in tal senso e se non lo consideriamo come un elemento fondamentale per arrivare fino alla fine. Tutti sono importanti ma il fondamentale è una parola diversa"
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