Sulla società
—“La società è la stessa che lo scorso anno ha vinto lo scudetto. È andato via Kim, l’allenatore, ma gli interpreti sono gli stessi. Da ex calciatore vi dico che, se entri in un mood così negativo, fai fatica ad uscirne. Ciò detto, ci sono degli stimoli che vanno oltre il cambio in panchina. Deve scattare qualcosa tra i calciatori, sono loro a fare la differenza. Il terzo allenatore non può far bene a nessuno. Ripeto, pertanto, che la compartecipazione dei giocatori nel momento del Napoli è importante. Cosa è mancato al Napoli per lottare di nuovo per il titolo? Quello che è mancato alle rivali dello scorso anno per lottare con il Napoli. Dunque, poter vantare solidità difensiva, prolificità in fase realizzativa e continuità di prestazione. È quel che sta facendo l’Inter quest’anno, replicando quanto realizzato dagli azzurri con Spalletti. Cajuste? Ad oggi non è giudicabile. Cajuste fa fatica in un contesto come questo. La valutazione avrebbe potuto essere più veritiera in un contesto come quello dello scorso anno. Quando le difficoltà sono di squadra la cosa è più preoccupante. Il calciatore svedese, dunque, sta pagando il momento e le prestazioni di tutto il collettivo”.
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