“È un giocatore fortissimo. Il gol di ieri sembrava davvero quello di Del Piero contro il Borussia Dortmund tanti anni fa. Ovviamente il paragone con Del Piero è difficile, ma Yildiz ci si avvicina tantissimo per caratteristiche, modalità e stile di gioco. Ieri l’ho osservato tutta la partita: non fa mai cose banali, si muove bene, si smarca, ha visione di gioco, fa assist. Veramente un giocatore fortissimo. Lo considero un predestinato, presto le grandi squadre europee arriveranno a offrire 90 o 100 milioni per acquistarlo dalla Juventus.”
Parlava di Vlahovic. Sarebbe potuto arrivare al Napoli al posto di Lucca, ma avrebbe accettato un ruolo inizialmente alle spalle di Lukaku?
“Questo non lo so con certezza. Però, visto il momento che stava vivendo alla Juventus qualche mese fa, credo che avrebbe accettato un cambiamento. Napoli è una piazza che può darti entusiasmo, e un giocatore importante come lui ne aveva bisogno. Poi, quando giochi la Champions, il campionato e le coppe, lo spazio per tutti c’è. E con l’infortunio di Lukaku, avrebbe trovato ancora più spazio. Sarebbe stato un investimento importante.”
Il Napoli, però, ha poi puntato su Lucca, dovendo ricorrere ad Højlund dopo l’infortunio di Lukaku. Come giudica questo acquisto?
“Højlund è un giocatore straordinario. Con la Fiorentina mi ha impressionato: ha qualità incredibili. I 40-45 milioni spesi sono giustificati, perché parliamo di un ragazzo di prospettiva, anche se Vlahovic rappresentava qualcosa di più pronto nell’immediato. Ma alla fine credo che le cose siano andate bene, perché Højlund ha dimostrato di essere un calciatore fortissimo, e per quanto lo ha pagato il Napoli, ha fatto un affare. In 14 minuti ha fatto un gol da grande attaccante: non era semplice leggere quel passaggio verticale di Spinazzola e non finire in fuorigioco. Ha stimmate del top player, quel gol è stato difficilissimo, perché il difensore rientrava e lui con il corpo ha difeso benissimo la posizione, mantenendo lucidità per calciare vicino al palo. Ma la cosa che mi ha impressionato di più è stata la sua capacità di far salire la squadra: quando il Napoli verticalizzava di prima, lui proteggeva palla e il difensore non riusciva ad anticiparlo. Questo è determinante. È un giocatore forte, di prospettiva, e secondo me il Napoli lo ha pagato anche poco per il valore che ha. Ancora una volta hanno fatto un grande acquisto.”
L’anno scorso si prese una grande responsabilità, individuando in Scott McTominay il miglior centrocampista della Serie A. Su questo suo giudizio ci furono tante critiche. Oggi, con l’arrivo di campioni come Modric e De Bruyne, si sente ancora di confermare che McTominay sia il più forte del nostro campionato?
“Sì. L’anno scorso il paragone era solo con Barella, che è un campione. Ma secondo me, ad oggi, McTominay è ancora più forte: è più completo. Io ho visto Modric l’altra sera col Milan, e a 40 anni continua a disegnare calcio, facendo anche gol, impostare e recuperare palloni. Modric e De Bruyne sono stati due grandissimi campioni, ma l’età dice che sono a fine carriera. McTominay invece ha ancora anni davanti e può fare cose importantissime. Per questo lo considero ancora il miglior centrocampista della Serie A.”
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