Palladino l’ho avuto a 19 anni, l’ho preso dalla Juve e fece subito benissimo ed ha fatto una carriera importante. Ha sempre pesato le parole, è un ragazzo intelligente ed ha sempre provato ad adeguarsi al gruppo. Sa stare al mondo, ha conosciuto tanti allenatori e si è portato dietro tutto quello che gli hanno regalato, più di tutti Juric. Giovanni Manna l’ho conosciuto a Lugano, ho avuto qualche incontro. E’ vispo, intelligente, intuitivo, attento e ambizioso. Era uno sconosciuto quando l’ho conosciuto, ma è un giovanissimo che è stato portato alla Juve da Paratici, ci è rimasto, ha fatto il suo percorso e non è un uomo di Giuntoli per cui si è guardato intorno. Non è mai stato però al comando da solo per cui non posso giudicarlo. Giuntoli aveva un percorso diverso da Manna, aveva già vinto. Ero sicuro che De Laurentiis prendesse Accardi: se Manna arriva con Accardi stiamo parlando di altra cosa, se invece arriva per sostituire Meluso non so. Credo che Giuntoli abbia guardato altrove e Manna ha capito che la Juve è in grande cambiamento perchè al momento la cosa sicura è Giuntoli e mi pare anche giusto che porti i suoi fedeli guardiani”.
Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Napoli senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Calcio Napoli 1926 per scoprire tutte le news di giornata sugli azzurri in campionato e in Europa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA