Con l’assenza di Kim è cambiato il modo di difendere degli azzurri?
“Conosco bene Amir, l’ho avuto nella nazionale kosovara. Le sue prestazioni non sono in linea con quelle dello scorso anno. Kim era un leader silenzioso che spostava gli equilibri non solo di reparto, ma di tutta la squadra. Il coreano spingeva i compagni di reparto e, di conseguenza, anche la linea dei centrocampisti. È normale che sia un’assenza molto importante. Tutta la fase di non possesso del Napoli cambia completamente. Si tende a scappare indietro piuttosto che ad accorciare in avanti. Ricordo che, lo scorso anno, la linea aveva un’altezza incredibile. Oggi, si difende in area di rigore e rinculando. Non è la stessa cosa. Difatti, non aggredendo si rischia di dare fiducia agli avversari e di ritrovarsi sempre in una posizione intermedia, senza poter prendere una decisione”
Che gestione gara si aspetta contro il Monza?
“Il Napoli giocherà contro una squadra a cui piace giocare da dietro, palleggiare e portarti fuori. Il Monza è una di quelle squadre che gli azzurri soffrono particolarmente. Il Napoli non dovrà commettere l’errore di fare una gara difensiva. Se ci sarà gamba ed entusiasmo, voglia di essere protagonista in tutti i novanta minuti, la squadra di Mazzarri dovrà poter fare una partita da Napoli vero sotto il punto di vista dell’aggressione. Per me, gli azzurri non devono snaturarsi”
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