Le parole sulla decisione di vietare le trasferte ai tifosi del Napoli
Nel corso della trasmissione "A Pranzo con Chiariello" in onda su Radio CRC è intervenuto Gian Carlo Caselli. L'ex magistrato e procuratore ha parlato del divieto di trasferta dei tifosi campani a Torino. A seguire le sue parole
Ex proc. Caselli: "Divieto di trasferta a Torino? La sicurezza un motivo di facciata"
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Sui divieti di trasferta: "Divieti di trasferta per i campani? Spero che certi provvedimenti non vengano mai più presi in futuro e mi auguro che chi li abbia presi stia con i piedi per terra e la testa a posto. Certe decisioni vengono prese poiché sussiste uno stato di necessità. Io spero che certe esigenze cessino al punto tale da scomparire. In Italia viene usata la sicurezza come facciata per risolvere tutti i problemi. Poco fa è stato emanato un decreto dove ci sono delle limitazioni pessime alle libertà individuali. Infatti, è stato criticato da tutti.Ci tengo, però, a fare una precisazione. I ragazzi della mia scorta mi raccontavano che i momenti peggiori della loro carriera al mio fianco li hanno vissuti quando mi accompagnavano allo stadio poiché in quegli ambienti c’è una naturale tendenza alla rissosità. Il tifoso si comporta così e deve considerarsi in quanto tale come un individuo che può manifestare atteggiamenti violenti verso persone e cose negli ambienti in cui si reca. Il compito di chi ci governa deve essere proprio quello di prevenire certi fenomeni di violenza e tutelare la nostra salute e la nostra serenità. Comprendo che non sia facile capirlo poiché tutti vogliono fare quello che vogliono nei luoghi in cui si recano, io parlo per quello che posso. Chi prende queste decisioni sa quali sono i fenomeni da prevenire, quali elementi concreti ha tra le mani per fare in modo che non si ripeta quello che è accaduto in passato e intervenire con i giusti rimedi messi in campo in maniera eccezionale e limitata al massimo possibile Rimangiarsi la decisione sarebbe pericolosissimo".