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calcionapoli1926 interviste Calaiò: “Torino-Napoli la mia sfida del cuore. Conte vuole fare un record in azzurro”

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Calaiò: “Torino-Napoli la mia sfida del cuore. Conte vuole fare un record in azzurro”

Sara Ghezzi
Le parole dell'ex attaccante

Emanuele Calaiò ha rilasciato un'intervista a Tuttosport in cui ha parlato di Torino-Napoli una sfida del cuore per lui che ha indossato entrambe le maglie. A seguire le sue parole.

Calaiò: "Torino-Napoli la mia sfida del cuore. Conte vuole fare un record in azzurro"

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"Il Toro è stato il mio primo amore calcistico: lì sono cresciuto e diventato uomo. Arrivai da Palermo che avevo 13 anni e dopo tutta la trafila nelle giovanili, Mondonico mi fece esordire in Serie A. Ricordo ancora il gol segnato alla Reggina pochi minuti dopo il debutto: un’emozione bellissima a 17 anni. Mentre a Napoli mi sono consacrato come calciatore, vivendo le stagioni più belle della mia carriera. Cinque anni fantastici che mi sono entrati nel cuore".

A proposito di chi ha il compito di buttarla dentro, come faceva lei: questo Toro di Baroni sembra già che sia Simeone dipendente…

"Il Cholito ha avuto un grandissimo impatto, ma non avevo dubbi. È un attaccante importante che aveva solo bisogno di quella fiducia perduta a Napoli. Può tranquillamente arrivare in doppia cifra. Adesso lo vedo sereno quando scende in campo e si nota: prova anche le giocate più difficili come in occasione del gol-vittoria contro la Roma, mentre a Napoli pativa la pressione. In più un argentino caliente come Giovanni è perfetto per esaltarsi in una piazza viscera le come quella torinista. Ecco perché sono convinto che questo connubio darà grandi soddisfazioni".


La domanda che tutti i tifosi granata ora si fanno è la seguente: il Cholito, oltreché con Adams, può giocare anche con Zapata?

"Per me si. Duvan è una punta più di peso che gravita al centro dell’attacco fungendo quasi da pivot; mentre a Simeone piace girare intorno all’area di rigore e attaccare la profondità. Possono sposarsi bene, dando vita a una grande coppia-gol".

Con questo tandem in attacco dove possono arrivare i granata?

"L’anno scorso, prima dell’infortunio di Zapata, ero convinto che il Toro potesse arrivare tra le prime 8 e tornare in Europa. Adesso la vedo molto dura. Purtroppo ci sono molte squadre più attrezzate per un posto nelle Coppe. Credo che il Toro non possa andare oltre una salvezza tranquilla".

Passiamo al Napoli: è la candidata principale alla vittoria del campionato?

"Sì, il Napoli rimane la favorita per lo scudetto sia perché porta il tricolore sul petto sia per il grande mercato estivo fatto, grazie al quale hanno allargato la rosa e rinforzato il reparto delle cosiddette alternative. In più tante squadre hanno hanno cambiato allenatore; mentre il Napoli ha Conte".

È lui il fattore decisivo per i campioni d’Italia?

"Antonio ha creato un gruppo solido che vanta uno zoccolo duro importante: caratteristiche fondamentali se si vuole conquistare dei trofei. Lui poi è un vincente e un motivatore straordinario: parlo per esperienza diretta, avendolo avuto a Siena. Non molla mai neanche per mezza giornata e ogni volta si pone nuovi traguardi sempre più ambiziosi da raggiungere. Conte vuole conquistare tutti i record possibili e mai nessuno ha vinto per due anni di fila lo scudetto col Napoli. Questa cosa lo stimola tantissimo, anche se giocando ogni tre giorni ci sono

già stati tanti infortuni e può essere un problema".

Infine ci dice la sua griglia di favorite per il campionato?

"L’Inter resta come rosa la squadra più forte e si giocherà il primo posto col Napoli. Poi in seconda fila metto Juve e Milan, anche se i rossoneri hanno il vantaggio di non fare le Coppe e giocando una volta a settimana possono puntare allo scudetto. Occhio poi alla

Roma che con Gasperini farà molto bene".