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Sacchi: “L’impresa del Torino è da applaudire. Vi spiego cosa ha sbagliato il Napoli”

Francesco Luca Viola
Le parole dell'ex allenatore del Milan

Il Napoli esce sconfitto dallo stadio Olimpico Grande Torino per mano dell'1-0 siglato dal grande ex, il Cholito Simeone. In merito si è espresso Arrigo Sacchi, in un intervista nell'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport.

Sacchi: "L'impresa del Torino è da applaudire. Vi spiego cosa ha sbagliato il Napoli"

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"Rivoluzione! Perdono le prime in classifica, Napolie Roma, e lassù in vetta, adesso, c’è una mischia pazzesca. A quota 15 punti l’Inter, che ha sbancato l’Olimpico, aggancia la vetta, e il Milan, se supera la Fiorentina a San Siro, può addirittura balzare in testa. La Serie A non sarà il campionato più divertente a livello di gioco, non sarà il più qualitativo, non sarà il più innovativo, ma è di sicuro il più incerto e, di conseguenza, il più emozionante. L’impresa del Torino è da applaudire. Ha battuto il Napoli, e lo ha fatto mettendo in campo lo spirito di una squadra che sa quando è il momento di creare e di attaccare e quando, invece, bisogna accorciare gli spazi per non dare possibilità agli avversari. Il Napoli, questo va detto, non ha potuto schierare due giocatori importanti come McTominay e Hojlund, infortunati, ma ciò non oscura la prova dei granata. Tutt’altro. I ragazzi di Baroni hanno dimostrato di avere coraggio e spirito di sacrificio, di volerci provare in ogni circostanza e, secondo me, questo successo può rappresentare una svolta della stagione. Baroni è un allenatore molto bravo, lo ha dimostrato anche in altre realtà e sto pensando soprattutto allo scorso campionato quando ha dato un gioco piacevole alla Lazio pur non avendo grandi campioni a disposizione. Ha idee chiare e riesce a trasmetterle al gruppo: non è una qualità da poco. Il primo tempo del Torino è stato di notevole spessore, sia a livello di intensità che di qualità. Ripeto: adesso, testa bassa e tutti ad ascoltare quello che dice Baroni. È lui il direttore d’orchestra. Il Napoli, invece, pur considerando le due assenze pesanti, non mi è sembrato brillante come lo vorrebbe Antonio Conte. Troppo prevedibile la manovra offensiva. Troppa lentezza in generale. Quando nella ripresa il Torino ha arretrato il baricentro, i ragazzi di Conte non hanno saputo trovare la chiave per scardinare la difesa avversaria. È un aspetto su cui si deve lavorare per arrivare ad altissimo livello, cosa che il Napoli può fare. Martedì è di scena a Eindhoven contro il Psv, in Champions League, e in quell’occasione capiremo se questa sconfitta è da attribuire a un comprensibile cortocircuito (ne capitano nell’arco di una stagione) o se, al contrario, sia necessario registrare qualche meccanismo o qualche posizionamento in campo. C’è poco tempo per recuperare, ma sono sicuro che Conte saprà sfruttarlo nel modo migliore".