Sul calendario: "Io sono tranquillissimo. Certo, ho tirato qualche imprecazione quando ho visto il calendario: trovare sei delle prime sette della classe nelle prime sette giornate non è il massimo. Ma nelle difficoltà ci sono opportunità, e ci rinforzeranno".
Sul ritorno all'Olimpico e la società
—"Ringrazio i tifosi per l’affetto. Qui sono stato benissimo, lo scorso anno ho dato tutto con umiltà e passione. Non recrimino mai, ora la testa è al Torino, che mi ha dato una grande opportunità. Darò tutto per costruire un percorso duraturo. Non sentivo i fucili puntati addosso. Ieri abbiamo avuto un pranzo sereno: sapevo delle difficoltà di costruire un percorso nuovo e credo che anche la società e il direttore ne fossero coscienti".
Emozioni? "La Lazio ti entra dentro. È stato bellissimo sentire il coro della curva. Ringrazio ancora una volta i tifosi, hanno percepito la passione con cui ho vissuto l’avventura qui".
La crescita del Torino e il calendario
—"Sono uno tosto, che non molla. So le difficoltà che incontreremo, ma mi danno energia. Mi prendo la prestazione: nel valore trovi le risposte. Il risultato può penalizzare, come a Parma, ma con prestazioni così — fatte di gioco, idee e determinazione — sei sulla strada giusta. Oggi c’è il dolore di aver buttato via una vittoria: bastava spazzare un pallone. Ma c’è anche la gioia per la squadra, che ha dato tutto esprimendo il calcio che chiedo. Ripartiremo dal valore della prestazione, più che dal dolore per i punti persi. La sosta ci porterà via dei giocatori, ma col Napoli ricominceremo da qui".
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