Piacere ad essere accostato a certe squadre? Sicuramente, sono felice e orgoglioso. È un grande piacere il riconoscimento che hanno per la nostra squadra, ma non solo per i risultati che finora sono buonissimi, quanto per la maniera con la quale li stiamo conquistando sul campo, rispettando il gioco e l'avversario, rispettando il nostro lavoro. I ragazzi sanno come mai siamo lì e quanto è importante continuare così fino al termine della stagione. Differenze con De Zerbi? Penso che Roberto sia un grande allenatore, che allena in un grande campionato perché quello inglese è straordinario. Non so, io cerco di fare le cose che sento dentro: il gioco corto l'ho imparato in Brasile, dal calcio a cinque. È una cosa che mi è rimasta dentro".
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