Non crede che una scelta del genere sia una sorta di pensione anticipata?
“Sì, secondo me sì. Guarda che lui lo sa bene. Un trasferimento del genere significa dire addio, o quantomeno arrivederci a chissà quando, al calcio che conta. Non ha tutti i torti a rifletterci bene.”
Cosa ne pensa della situazione di Luciano Spalletti? Un commissario tecnico della Nazionale che ha lasciato l’incarico, ma stasera lo vedremo comunque in panchina.
“Spalletti è sempre stato un grande attore. Lo è da sempre. Bravissimo. Io non ci credo più a questi momenti di commozione, a queste scene. Secondo me, lui recita. Magari sbaglio, magari esagera. Ma resto convinto che ci sia una componente molto teatrale nei suoi atteggiamenti. Però, lo sappiamo, Gravina – che sembra una sorta di Madre Teresa di Calcutta – ci ha detto che tutto è stato fatto nella massima trasparenza. Mi viene da sorridere. Abbiamo visto com’è andata…”
Secondo alcune indiscrezioni potrebbe andare alla Juventus. Che idea si è fatto?
“Il tatuaggio del Napoli che fine farà? Come fai con quel tatuaggio? È un dettaglio, ma non da poco. Però, lo sappiamo: nel calcio può succedere di tutto.”
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