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calcionapoli1926 interviste Roano: “Stadio? Non è tramontata l’ipotesi Caramanico. ADL è convinto di una cosa”

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Roano: “Stadio? Non è tramontata l’ipotesi Caramanico. ADL è convinto di una cosa”

stadio caramanico
Il giornalista ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio CRC
Bruno Stampa

Oggi su CRC, radio partner della SSC Napoli, nel corso della trasmissione “A Pranzo con Chiariello” è intervenuto il giornalista del “Il Mattino” Luigi Roano.

Roano: «Stadio al Caramanico sempre più lontano per il Napoli. De Laurentiis insiste come un carro armato, ma da Palazzo San Giacomo fanno sapere che il progetto è infattibile. Attenzione: il progetto non è tramontato! Per ora c’è solo una sospensione, attendiamo di capire come andrà a finire»

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"Vi spiego com’è la situazione legata al progetto dello Stadio al Caramanico: ognuno porta il suo pezzo di verità, ma la sostanza è che non c’è un accordo su nulla. Ieri si è svolta la conferenza dei servizi nella quale sono state stabilite una serie di cose. Prima di tutto, occorre ribadire che si tratta di una conferenza preliminare e non decisoria, come ha ribadito lo stesso Napoli. Il Presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, sostiene che il progetto preliminare presentato dal Napoli sia conforme a tutte le leggi che governano la Zes. Il Comune, dal canto suo, sostiene che, invece, è impossibile prendere qualunque decisione sul progetto che ha presentato il Napoli. A questo punto, non posso dire che il progetto dello stadio al Caramanico sia tramontato, ma ad oggi le parti sono più lontane così come anche il traguardo per il Napoli.


Ci tengo a ribadire che la situazione è tecnicamente ancora aperta. Non è corretta la tesi secondo cui il progetto dello stadio al Caramanico sia tramontano, ma sicuramente le parti sono ora più lontane. In questa vicenda, nessuno ha ragione e nessuna ha torto. Tutti dicono il contrario di tutto e ognuno porta avanti le sue tesi. C’è perfino un verbale che io ho trascritto e di cui ne ho parlato in questi giorni. Il Presidente De Laurentiis procede come un carro armato con la sua squadra di avvocati, dicendo le stesse cose. Il Comune e la Città Metropolitana remano dalla direzione opposta e contraria e sono tutti allineati sulla stessa posizione con grande determinazione.

Dopo di che, c’è anche la questione della richiesta di accesso agli atti che non è un fatto banale poiché il Comune sospetta che non tutte le carte sono state messe sul tavolo e chiede di controllare di nuovo tutto il progetto presentato dal Napoli. Il Comune è l’ente che ha più necessità e volontà di capire come stanno le cose.

Non conosco bene le regole della Zes e non mi sento di spingermi oltre il dare notizie. Siamo di fronte ad un signore come De Laurentiis che è il Presidente del Napoli, che è un imprenditore e che è informatissimo sulle dinamiche legali che coinvolgono la costruzione di infrastrutture tanto che è circondato da una squadra di avvocati di altissimo livello. Nel verbale che è stato redatto dalla società è stato ribadito che sono pronti a cambiare tenendo presente le osservazioni degli altri enti, ma solo in una fase successiva. De Laurentiis è convinto che un progetto preliminare sia sufficiente per andare avanti.

Contrariamente il Comune, la Città Metropolitana e la Sovrintendenza insistono sul fatto che le carte devono essere scoperte e che si può andare avanti solo in uno step successivo, ovvero quando sarà verificato che il progetto abbia tutte le caratteristiche di un progetto di fattibilità tecnica ed economica. Il progetto non è saltato, ad oggi c’è solo un procedimento di sospensione dell’iter burocratico per realizzare il progetto, ma oltre, però, non voglio spingermi.

Prima di tutto, c’è prima la tutela dei lavoratori dell’area del Caramanico e poi il resto. È una sospensione che non sappiamo quanto durerà, ma non una decisione definitiva. Oltre, però, non voglio spingermi. Gli altri colleghi fanno il loro lavoro, io ho la fortuna di avere le carte firmate da tutte le parti e dove c’è l’accordo su come è andata a finire la Conferenza dei Servizi. Preferisco far parlare le carte, non le voci".