Su Italiano
—“Se Italiano è rimasto alla Fiorentina avrà avuto i suoi validi motivi, non entro nel merito. Vincenzo, a Firenze, ha fatto un capolavoro. Rispetto ai suoi predecessori Iachini e Prandelli, è riuscito a cambiare completamente rotta. Dalla lotta per non retrocedere è riuscito a valorizzare calciatori come Vlahovic – fonte di ingente plusvalenza per il club – ed a raccogliere risultati ben più positivi. Una scelta di Giuntoli? Mi baso su quel che ho letto. Sembra ci sia una diatriba tra le parti, con Giuntoli desideroso di approdare in bianconero ma non ancora liberato dal club. Tuttavia, le cose migliori le ho sempre fatte quando c’era armonia tra proprietà, dirigenti e allenatore. È una triade chiamata a interfacciarsi periodicamente, e quando ciò non avviene c’è sempre un cortocircuito che può portare delle negatività. È anche vero, però, che De Laurentiis ci ha abituati ad un modo di far calcio differente, ed i risultati gli danno assolutamente ragione. ADL gode di credito? Nel calcio la riconoscenza è poca, ed il credito ha un limite molto ristretto. Nel momento in cui i risultati non pagano si viene immediatamente messi sulla graticola. Forse, proprio per questo il calcio è uno degli sport più meritocratici”.
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