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interviste

Specchia: “Venerdì ho incontrato Spalletti, vi dico la mia. Io punterei su Italiano”

Specchia: “Venerdì ho incontrato Spalletti, vi dico la mia. Io punterei su Italiano” - immagine 1
Le parole del noto ex allenatore riportate da Radio Punto Nuovo sul possibile addio del tecnico toscano dopo la conquista dello Scudetto
Francesco Casillo

Paolo Specchia è intervenuto ai microfoni di . Il noto ex allenatore ha detto la sua sul possibile addio di Spalletti e sul suo rapporto con il presidente azzurro Aurelio De Laurentiis.

Specchia: "Ho incontrato Spalletti e vi dico la mia! De Laurentiis ha le idee ben chiare..."

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Di seguito ecco le dichiarazioni di Specchia: "Il rapporto tra De Laurentiis e Spalletti è molto complicato. Io ho una mia idea di ADL: è un tuttologo, uno che soffre del successo degli altri, uno che accentra e che ha un grosso culto di sé. A volte tende al narcisismo. Non è un caso che sia un presidente incapace di lasciarsi bene con i personaggi forti della sua gestione, allenatore o giocatore che sia. Già lo scorso anno il rapporto tra lui e Spalletti ha subìto qualche colpo, visto che ADL aveva cercato qualche altro allenatore dopo lo Scudetto mancato nel 2022. Questo ha dato molto fastidio a Spalletti, che se lo sarà legato al dito. In estate sentivamo addirittura voci dal ritiro che raccontavano di due personaggi che si detestavano... Per fortuna e per bravura di entrambi, però, il Napoli è riuscito a centrare lo Scudetto in un'annata dove sarebbero potute nascere situazioni spiacevoli. I dissapori ci sono da tempo, non è una questione di garanzie o promesse di mercato. È un peccato ora vedere Spalletti andar via, c'è la sensazione di aver buttato tutto fuori dalla finestra. Se ho sentito Spalletti? Sono andato a trovarlo venerdì scorso, l'ho abbracciato e gli ho fatto i complimenti. C'erano troppe persone per fare confidenze... Spero di poterlo salutare come si deve quando sarà il momento. Futuro allenatore del Napoli? Sarebbe logico e naturale puntare su Italiano, che fa un calcio simile a quello di Luciano. Prendere Gasperini o Conte, invece, ti converti ad un calcio totalmente diverso".