Sul futuro: "Quello che sarà lo attendo con assoluta tranquillità. Se penso a ciò che mi è successo e alla brutta figura che ho fatto credo che debba presentarsi qualcosa di clamoroso. Ho bisogno di ricreare un clima d’affetto, di essere compatto con i miei calciatori. E poi di fare risultato, perché nel calcio ciò che conta è quello. Ho imparato anche nuove cose da allenatori emergenti. Il calcio è semplice, ma la semplicità è un punto di partenza e non di arrivo".
Sull'Italia: "Se Gattuso centrerà la qualificazione ai Mondiali? Assolutamente sì, ce la farà. L’ho sentito perché mi ha telefonato e ci ho scambiato un paio di battute. Ci stimiamo anche molto, perché è un passionale e uno che dedica molto tempo al lavoro che fa. Gli faccio un in bocca al lupo".
Su Retegui: "Convocazione ancora possibile nonostante sia andato in Arabia? Ormai bisogna essere aperti a tutto, perché non possiamo scartare niente dato che non ci sono tanti calciatori convocabili. Prima si poteva scegliere tra cinquecento giocatori, mentre ora tra cinquanta. Permettersi il lusso di lasciar fuori chi ha fatto delle scelte singolari non è concepibile".
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