E così, davanti alle polemiche di questi giorni, Valentino rimane indifferente.
"Non mi sento tradito, lo rifarei ancora e ancora. Spalletti ha fatto la storia a Napoli. Quello scudetto è stato un sogno, e quel tatuaggio ne è il simbolo. Ma ora lui è stato chiamato a fare il suo lavoro, allenare, in un'altra squadra, ed è giusto così. Gli auguro in bocca al lupo per la stagione, anche se, ovviamente, spero che vinca il Napoli"
Un tatuaggio, dopotutto, non è mica un giuramento.
"È una fotografia del tempo, un frammento di felicità. E quella di maggio 2023, tra cori, lacrime e il cielo azzurro sopra il Maradona, l'abbiamo metaforicamente incisa sulla pelle di tutti noi napoletani"
© RIPRODUZIONE RISERVATA



/www.calcionapoli1926.it/assets/uploads/202512/5c56087f4239977589c3343b3205fa19.png)