Trombetti: “Spalletti illogico, lasci tranquillo il Napoli. Badi alla pensione”

Il prof Guido Trombetti ha rilasciato alcune dichiarazioni su Radioclub91 nel corso della trasmissione de Il Calcio Parlato rispondendo alla domanda di Manuel Parlato sulle ultime parole di Luciano Spalletti sull'addio al Napoli.

Trombetti sulle parole di Spalletti sull'addio al Napoli

"Le dichiarazioni di Spalletti sono fuori di ogni logica, che cosa vuoi? Pensi alle ferite dopo la brutta esperienza in nazionale e ci lasci stare tranquilli. Pensi alla pensione come faccio io. Con De Laurentiis non si è preso, le cose sono andate come sono andate. La sua è una sorta di ossessione rancorosa. E adesso basta. Per carità, è un grande professionista, tanto di cappello, in fondo un campionato ha vinto, lo ha vinto a Napoli e dovrebbe quindi serbare un minimo di riconoscenza alla società e a questa terra, senza rinnegare colpe, responsabilità e caratteri degli attori in gioco. Diceva mia nonna: "Ha fatto acido". Adesso sinceramente comincia a stufare anche perché l’astio nei confronti del presidente poi va a ripercuotersi sui tifosi.

Torino-Napoli? Io non so che cosa mi debba aspettare. Mi immagino il Napoli, la squadra più vecchia della Serie A. Questo lo dicono i numeri, non lo dice Guido Trombetti, no? Ad agosto prossimo Di Lorenzo fa trentatré anni e Politano ha superato abbondantemente i trentuno. Quindi è una squadra che verosimilmente va gestita con una certa prudenza. La campagna acquisti del Napoli, sontuosa da un punto di vista finanziario, presenta dei margini di illogicità perché il Napoli per esempio sta zeppo di esterni quando non fa il 4-3-3, perché con il modulo che lodevolmente, molto lodevolmente si è inventato Antonio Conte, gli esterni servono poco. Quindi probabilmente l'infortunio di Lukaku li ha mandati un po' in confusione. Hanno dovuto prendere un centravanti, hanno fatto bene, hanno preso un centroavanti fortissimo ma non hanno preso un uomo in mezzo al campo, un sostituto di Di Lorenzo. E ci troviamo giocatori come Noa Lang, secondo me francamente non si sa che farsene".