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Spalletti: “Domani test importante. Mi piace una cosa del gruppo. Su Raspadori…”

Spalletti: “Domani test importante. Mi piace una cosa del gruppo. Su Raspadori…” - immagine 1
Le sensazioni del mister di Certaldo a ventiquattr'ore dal confronto della Red Bull Arena
Alex Iozzi

Luciano Spalletti, commissario tecnico della nazionale italiana, si è concesso ai microfoni dei canali ufficiali della Federazione alla vigilia dell'amichevole, in programma domani, 24 marzo, alle ore 21:00, che vedrà contrapposti gli azzurri all'Ecuador.

"I ragazzi sono vicini ai comportamenti corretti che ci vogliono", le parole di Spalletti ai canali ufficiali della FIGC

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Di seguito quanto dichiarato:

"Ho già in mente l'undici da schierare. Mi aspetto un altro step, è un confronto più difficile: loro hanno qualità, garra, rapidità, tenacia e tecnica. Sarà un test importante e sono curioso di vedere che poi si applichino le cose di cui abbiamo parlato nell'analisi della partita con il Venezuela. Lo spirito del gruppo mi piace, sono vicini ai comportamenti corretti che ci vogliono".


Sul modulo di gioco:

"È sempre un percorso che dobbiamo fare. Bisogna fare in fretta perché non è che abbiamo molto tempo come in un club normale che ci si vede tutti i giorni e tutti i giorni si può andare a caricare di qualcosa o ad analizzare più in profondità qualcosa. Qui bisogna fare delle sintesi più veloci e bisogna essere intelligenti dal capire che bisogna fare dei passi in avanti per diventare di un livello superiore a quello che siamo ora. Perché avremo bisogno di un livello superiore poi per andare a incontrare già dalle prime partite gli avversari che ci sono toccati".

Sul centravanti titolare:

"Retegui ha fatto vedere di essere perfetto per quel ruolo lì con bei gol ed un grande lavoro per la squadra. Ora però partirà Raspadori dall'inizio, avevo già detto che avrei cambiato 8/9 giocatori".

Sulla costruzione dal basso:

"Va fatta, sempre, ma non fino all'incoscienza perché se poi perdi un palla che procura un rigore o prendi gol: significa che la situazione non è stata valutata bene. Se l'avversario è bravo a pressare e ti mette in difficoltà, si tira la palla sull'attaccante che poi deve essere bravo a renderla giocabile, visto che Retegui è bravo a farlo".

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