Mazzarri, nella sua seconda esperienza a Napoli, è riuscito a gonfiare il petto per l’unità di intenti garantita alla squadra.
“Se i calciatori esaltano un allenatore dopo una settimana vuol dire che non hanno avuto una grande stima del precedente… Che Walter sia tutto questo fenomeno… Il Napoli, con Mazzarri, ha sempre giocato di rimessa. È stato Benitez a garantire una nuova mentalità europea. Il Napoli ha lasciato un allenatore che non ha esaltato quanto costruito lo scorso anno. Nessuno si aspettava che gli azzurri potessero vincere un campionato in maniera così netta. Garcia ha provato a mettere tutti sullo stesso piano, ma un tecnico che fa questo non può fare l’allenatore. Non puoi trattare un fenomeno come tutti gli altri. Soprattutto, non puoi richiamare un giocatore che abbia vinto come un ragazzino. Con Walter, però, il Napoli può rimettersi in carreggiata”
È arrivato il momento di Gollini?
“Diverso tempo fa, ho detto di preferire Gollini. Sono stato infamato dopo la vittoria del campionato, ma ho sempre sostenuto garantisse maggiore tranquillità alla difesa. Se un portiere ha personalità, il compagno è più sereno. Non me lo invento io e non parlo per antipatia. Meret è uno dei migliori in Italia dal punto di vista tecnico, ma paga un gap caratteriale. Sono qualità innate. Gollini è uno che ha il peperino e, tra uno regolare ed uno come Gollini, preferisco sempre il secondo”
Dove può arrivare il Napoli?
“Un accorgimento vero e proprio il Napoli dovrebbe farlo in difesa, con un centrale all’altezza che possa sostituire Kim. Se si riesce a mantenere la giusta distanza dalla vetta, il Napoli può dire la sua in campionato”
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