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Sosa: “L’Inter solo un incidente di percorso per il Napoli, Vialli persona perbene”

sosa napoli
Le parole dell'ex attaccante del Napoli a Vikonos TV

Domenico D'Ausilio

Roberto Carlos Sosa, ex calciatore del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Vikonos Web Radio/TV, soffermandosi sul ricordo di Vialli, e i match contro Inter e Sampdoria.

Sosa su Vialli e i match del Napoli contro Inter e Sampdoria

inter napoli
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Gianluca Vialli è stato probabilmente uno dei primi ex calciatori a fare l’opinionista tv, spesso abbiamo lavorato insieme. Era un ragazzo sereno, umile, mi dispiace moltissimo che sia venuto a mancare. Luca era una persona perbene, come anche Sinisa Mihajlovic. Non dimentico l’abbraccio con Mancini agli Europei, emozionante, vero, sincero. Sono vicino alla sua famiglia".

Inter-Napoli? Solo un incidente di percorso. Ho ancora fresco il ricordo del Mondiale, del ko dell’Argentina all’esordio con l’Arabia Saudita. Mi fa sorridere che si sia detto che dopo la sosta si sarebbe ripartiti da zero, in realtà non è così: il Napoli ha 5, 7 e 8 punti di vantaggio sulle altre, questo perché ha espresso un calcio straordinario, vuoi che una sconfitta cancelli tutto questo? Tra l’altro è vero, l’Inter ha meritato di vincere, ma dal punto di vista del gioco non l’ho trovata mica straordinaria. Non bisogna creare polveroni inutili, non è finito nulla, il campionato è lunghissimo, ma non si è ripartiti tutti da zero! 

Cosa non ha funzionato a San Siro? La forza del Napoli è sempre stata sugli esterni, do merito all’Inter che ha saputo imbrigliare Kvara con Skriniar e Darmian, dall’altro lato Bastoni e Dimarco hanno bloccato Politano. Al centro poi Osimhen aveva tre centrali che stringevano le marcature, lo hanno limitato moltissimo e forse avrei aiutato il nigeriano anticipando l’ingresso in campo del Cholito Simeone, il doppio centravanti avrebbe costretto i difensori nerazzurri ad allargare un po’ le maglie.

Mi aspettavo qualcosa in più da Kvara, che anche con il sinistro poteva fare molto meglio. Al di là dell’allenatore, me la “prendo” più con i calciatori, che alla fine sono quelli che scendono in campo e devono anche risolvere la situazione. Dopo il gol di Dzeko il Napoli è sparito e non ha fatto molto, l’Inter l’ha messa sul piano fisico e ha giocato in verticale su Lukaku e Dzeko, loro puntavano su questo, difesa e ripartenza, complimenti per i tre punti ma il gioco non s’è visto. Il primo tempo è stato da zero a zero, o da 1-1, il Napoli ha fatto possesso palla e qualche possibilità l’ha avuta, il secondo tempo abbastanza brutto e mi ha dato l’impressione che si accontentasse del pareggi0. Poi è arrivato il gol e la reazione non è stata veemente.

Spalletti credo lavorerà per cambiare l’atteggiamento del secondo tempo di Milano: la squadra ci ha abituato a giocare sempre a due tocchi, quando vedi che anche Lobotka ne fa sei, sette di fila, capisci che non è il solito Napoli. Merito anche dell’Inter, che ha fatto marcature praticamente a uomo, mi sembrava l’Atalanta di Gasperini. Il Napoli però non ha giocato solo ai suoi ritmi. Comunque è impossibile vincerle tutte, l’Argentina non ne ha perse 36 di fila e all’esordio con l’Arabia Saudita ha perso.

Tutti speravano in un ko del Napoli ma se guardo il campionato delle altre, forse solo il Milan si è imposto a livello di gioco. Faccio i complimenti alla Salernitana e a Morgan De Sanctis per l’acquisto di Ochoa, che ha compito almeno sei interventi prodigiosi. Detto questo, la Juve ha vinto sette gare di fila ma l’ha fatto in maniera diversa dal Milan e dallo stesso Napoli. Tutti vogliono vincere, è chiaro che la finalità è quella, lo sanno anche i bambini. Ma un allenatore deve dare ai suoi giocatori gli strumenti per farlo nella maniera più bella. Giocare bene a calcio e vincere è forse la strada più lunga e difficile: io la preferisco senza dubbio rispetto a chi, magari, sceglie la via più breve.

Samp-Napoli? Il club doriano sta vivendo un momento negativo dal punto di vista societario, nonostante la vittoria con il Sassuolo la Samp ha però 9 punti in classifica, ha preso 28 gol. Paradossalmente i blucerchiati giocano un po’ come fa l’Inter, cercano la seconda palla soprattutto con Verre, hanno alcuni elementi di talento, ma soffrono molto quando trovano una squadra che gioca come il Napoli. Se gli azzurri fanno anche solo il primo tempo di Milano,  vincono senza problemi. Stankovic fa un po’ come Conte, gioca con la difesa a 5 in fase di non possesso palla, molto difensivo, gioca in ripartenza, pareggiare però non servirà molto alla Samp perché poi veramente vedrebbe allontanarsi la zona salvezza.

La chiave credo sia, per questo, a centrocampo, dove il Napoli dovrà necessariamente fare gioco: Lobo, Zielinski, Anguissa, uno dei tre dovrà prendersi la responsabilità di innescare velocemente gli attaccanti, questo è il bello del gioco del Napoli. Se sono lucidi, brillanti e non lenti come a San siro, gli azzurri vinceranno senza problemi”.

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