Sudakov? Ha un potenziale enorme e non è finito come calciatore perché è giovane, un 2002 e non sembrerebbe viste le 30 partite giocate in Champions e le 20 con la Nazionale ucraina. Ha già una buona esperienza alle spalle, gli manca ancora completarsi e se incontrerà il contesto giusto, lo farà. Andare via da noi non è facile perché il club è ambizioso, ma se si presentano buone opportunità, anche lui può fare questo passo. Per un ucraino giocare nello Shakhtar vuol dire molto. Oggi Sudakov è più un 10 in un 4-2-3-1 quindi una sottopunta, nel centrocampo a 3 invece fa bene la mezzala sinistra. Secondo il mio punto di vista per essere molto easy e cambiare le posizioni, deve completarsi. Ma, può fare l’8 in un centrocampo a 3 oppure un 10 nel 4-2-3-1. Nel Napoli potrebbe fare il ruolo di Traorè che ha talento. Poi è sempre il contesto che fa evidenziare le potenzialità di un giocatore oppure gli fa fare un passo indietro.
So che c’è stata un’offerta ufficiale del Napoli, non conosco i numeri, ma so che lo Shakhtar non l’ha ritenuta idonea secondo il valore di Sudakov. Nel mercato di gennaio però il club non lo avrebbe ceduto a prescindere perché il presidente vuole che lo Shakhtar con o senza la guerra vuole che torni la squadra di qualche anno fa. Quest’anno il campionato ucraino è un po' più complicato perché stanno tornando alcune squadre che hanno cambiato management e che vogliono fare bene. Il valore degli altri si sta alzando. Lo Shakhtar nel campionato russo? Non è un'ipotesi che prendono in considerazione”.
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