Staff Conte, l’ex membro: “Ecco le differenze tra primi e secondi tempi del Napoli”

Giorgio D’Urbano, ex membro dello staff di Antonio Conte ed attuale preparatore atletico del Cesena, ha rilasciato alcune dichiarazioni a KissKissNapoli.it, soffermandosi sulle differenze tra primi e secondi tempi del Napoli.

Staff Conte, l'ex membro sui secondi tempi del Napoli

NEI SECONDI TEMPI SPESSO L’INERZIA TECNICO TATTICA CAMBIA

“In genere si dice che le differenze di prestazione tra primo e secondo tempo siano legate a motivi fisici o di approccio mentale. Io invece credo che spesso si tratti di una questione di dinamicità delle partite. Mi spiego: molto spesso si sottovaluta l’inerzia di una gara o le dinamiche tecnico-tattiche che si vengono a creare nei secondi tempi. Con l’esperienza che ho maturato so bene che certe situazioni si sviluppano in maniera anomala, senza che ci sia per forza una componente fisica o mentale ad incidere”.

CONTE ED IL FINALE DI STAGIONE

“Antonio Conte è sempre stato un grande lavoratore. Nella parte finale della stagione non cambia il suo approccio al lavoro fisico. Ha mantenuto costante nel tempo il suo credo anche sull’aspetto fisico. Questo lo so per certo anche se non lavoriamo più insieme da un po' di tempo”.

CHI E’ ARRIVATO A GENNAIO HA TROVATO POCO SPAZIO SINORA

“Non credo che i calciatori arrivati a gennaio abbiano trovato meno spazio solo per questioni di ritardo atletico. A prescindere, chi arriva a gennaio fa più fatica ad adattarsi al gioco di Conte ed alle sue richieste tattiche. Può essere che abbia meno fiducia e garanzie dal punto di vista fisico nei loro confronti e magari anche per i giocatori ci vuole tempo per adeguarsi rispetto alle richieste del Mister”.

VOLATA SCUDETTO INTER E NAPOLI

“l’Inter è molto attrezzata con tanti ricambi e soprattutto con una panchina lunga ma nonostante questo quando sei impegnato su tre competizioni spendi tanto fisicamente anche facendo turn over. Nel girone di ritorno anche le squadre dietro in classifica sono estremamente agguerrite e la posta in gioco è molto più alta nel girone d’andata. Nelle parte finale si fa più fatica e viene a crearsi maggiore equilibrio e livellamento delle forze in campo. Allo stesso tempo, inconsciamente, la motivazione delle “big” potrebbe abbassarsi e si prende un po’ sottogamba l’impegno. Credo sia capitato sia all’Inter che al Napoli ultimamente. A questo va aggiunto che il Napoli non ha la levatura tecnica dell’Inter e ha anche perso Kvara nel mercato invernale: tenendo conto di tutto ciò, a rincorrere si fa fatica. Detto questo parliamo di dettagli, perché in definitiva la stagione del Napoli resta encomiabile fino a questo punto”.

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