L’ex centrocampista a “1 Football Club” analizza il duello in vetta e i protagonisti tra Inter, Milan e gli azzurri di Conte.
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto in esclusiva nazionale Ivano Trotta, allenatore ed ex centrocampista di Napoli e Juventus.Nel corso dell’intervista sono stati toccati diversi temi caldi: la corsa scudetto, il ruolo di club come Inter e Milan, l’importanza di Spinazzola per il Napoli di Conte e le dinamiche tattiche che coinvolgono campioni come Kevin De Bruyne e McTominay.
Trotta, le parole su diverse tematiche in casa Napoli
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Mister Trotta, crede che il dualismo in cima alla classifica di Serie A tra Napoli e Juventus si protrarrà fino alla fine o vede altri club accreditati alla corsa Scudetto?“Chiaramente siamo soltanto all’inizio. In questo momento molte squadre, comprese l’Inter e il Milan, sono ancora in fase di assestamento. Stare in cima alla classifica, per ora, conta poco, ma i punti pesano sempre. La Juventus col Verona ha sofferto, ma anche per il Napoli non è stato semplice battere il Pisa. Oggi avere 12 punti è un bel bottino. Non credo sia un duello solo tra Napoli e Juventus: penso che alla lunga anche l’Inter, e magari il Milan, possano rientrare nella corsa scudetto. Attenzione anche alla Roma, che con l’organizzazione attuale e con Gasperini in panchina può dare fastidio, soprattutto se a gennaio farà mercato”.
Dalle sue parole si percepisce più credibilità all’Inter che al Milan: è così?“Sì, il Milan è in fase di ricostruzione ed è partito bene. Non dico che do più credibilità all’Inter, ma che i nerazzurri non vadano sottovalutati per l’organico che hanno. Qualcuno parla di una rivoluzione Inter, ma per me non è così, è solo in fase di adattamento. L’allenatore, soprattutto in un club con tanti campioni, è determinante. Da quello che percepisco, Chivu ha un carattere tranquillo e lavora su tempi più lunghi, a differenza, ad esempio, di Conte che riesce a incidere subito, in tempi ristretti. Chivu, invece, ha bisogno di tempo. Di fatto, però, i nerazzurri devono ricominciare a correre con costanza, altrimenti il distacco si fa pesante”.
Spostando il focus sul Napoli, in questo momento l’uomo chiave sembra essere Leonardo Spinazzola, che sta assumendo un ruolo cruciale negli equilibri di Conte, anche sacrificando giocatori come Neres e Lang…“Spinazzola è sempre stato un ottimo giocatore, ma quello che sta facendo adesso è qualcosa di sorprendente. Nessuno se lo aspettava. Qui entra in gioco il contesto e l’allenatore, che cambia la testa dei calciatori. Non è un caso, infatti, che anche Politano stia vivendo una seconda giovinezza: incredibile come sia cresciuto con Conte. Spinazzola ha dinamismo, va sul fondo e ultimamente fa anche assist importanti, come con la Fiorentina. È un giocatore ritrovato, un’arma in più che avevi già in casa".