Sulle soluzioni tattiche di Conte
—"Gilmour e Lobotka insieme? L’allenatore conosce meglio di chiunque altro i suoi giocatori e la loro condizione, Conte sa perfettamente cosa possa dargli lo scozzese, vive con loro la quotidianità, peraltro ha anche una particolare esperienza nel ruolo da ex centrocampista, capisce chi è più indietro rispetto ad un altro. Tutti pensavano che senza Anguissa avrebbe giocato Billing, Gilmour magari ha meno fisicità, ma più geometria e tecnica del danese e quindi riesce a dare alla squadra qualcosa in più dal punto di vista qualitativo.
Raspadori? Non è inferiore a Neres in termini di qualità, è solo diverso tatticamente. Nell’interpretazione del suo ruolo naturale che è quello di punta, Raspadori costituisce la soluzione alle problematiche che ci sono state nel Napoli. Questo denota la duttilità del giocatore ma soprattutto di Conte, che non si è giustamente voluto privare di un calciatore validissimo come lui, peraltro pagato anche 40 milioni di euro dal club. Bisognava sfruttare l’occasione e il ragazzo l’ha fatto, dimostrando qualità, serietà e senso di appartenenza.
Quando sono arrivato ad allenare in Serie A, mi sono confrontato con grandi colleghi di altri sport, da Velasco a Tanjevic, a Rudic, e Julio Velasco dice una cosa verissima: migliorando il singolo, in ogni modo, il gruppo cresce e la squadra ha i migliori risultati. Quindi, nella logica del “noi”, conta anche l'”io”. Pensate a Spinazzola, a Raspadori, che migliorano costantemente lavorando al top, Raspadori, e quando sono chiamati ad esprimere se stessi riescono a dare alla squadra quello di cui ha bisogno”.
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