Scotto: “Conte ha dato disponibilità al Napoli. Su Gasperini vi dico che…”

A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio di Umberto Chiariello, è intervenuto Giovanni Scotto, giornalista Il Roma: "Questa stagione del Napoli è un’agonia. Ci sono stati un paio di sussulti, ma c’è sempre stato un unico filo conduttore negativo e peggiorativo, dentro e fuori dal campo. Toto allenatore? I nomi sono i soliti, ce ne sono altri se i quattro noti non dovessero andare in porto. Su Conte, per quello che mi risulta, non c’è questa trattativa così aperta, serrata, continua. De Laurentiis ha invitato Conte a novembre, l’allenatore ha rifiutato e dato disponibilità per l’estate. Il Napoli non naviga a vista, ma la Champions non la farà, non è detto che la farà l’anno dopo e Conte porta il massimo sforzo economico. Il tempo è nemico, Conte non credo aspetterà il Napoli e si rischia di perderlo. Lindstrom, Mazzocchi e Osimhen out? Leggevo anch’io. La settimana comincia con loro che lavorano a parte, non c’è giorno di riposo, il Napoli partirà giovedì, quando De Laurentiis parlerà a Palazzo Petrucci. Zielinski potrebbe recuperare, ma è ancora in dubbio. Non credo comunque ci sia da preoccuparsi in caso di affaticamenti. Opzione Gasperini? Ho sentito Gasperini molto contento e di buon umore confermando la stima di De Laurentiis nei suoi confronti e, per me, è un segnale. Esattamente come ho visto Percassi un po’ tirato sull’eventuale incontro con Gasperini a fine stagione. Sinceramente, sarebbe una scelta coraggiosa: lasciare adesso quest’Atalanta ci vuole un coraggio. Gasperini vuole riprendersi la rivincita di entrare in un grande club, ma se è vero che per Manna, Gasperini sarebbe il primo passo per un progetto, allora De Laurentiis teme che con Gasperini possa servire un po’ di pazienza, un lavoro molto più profondo, a differenza di un alleantore che prenderebbe la squadra di pugno e gli darebbe la scossa. Sono curioso di vedere giovedì che De Laurentiis sentiremo. Come sta lo spogliatoio? Sabato sono uscito dallo stadio per sotto, non dalla tribuna stampa, utilizzando l’uscita interna dove ci sono i familiari dei calciatori e ne ho incrociato qualcuno. Ho visto espressioni tese, facce scure, sguardi bassi, ho visto delle persone in difficoltà tra i titolari. Gli altri erano distesi. Ci sono sensazioni contrastanti nello spogliatoio".

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