Se Lukaku è un giocatore di riferimento per Conte
—“Sì, penso che ogni allenatore abbia un giocatore di riferimento. Lukaku lo è sempre stato, anche l’anno scorso, quando non viveva momenti semplici. Parliamo di un calciatore che si prende responsabilità, che segna tanto – tredici, forse quattordici gol – e fa segnare i compagni. È un leader naturale, uno che sposta gli equilibri. Non si lascia scalfire dalle critiche e quando scende in campo dà sempre tutto. È normale che la sua assenza pesi tanto: per il Napoli è una perdita importante, anche dal punto di vista caratteriale”.
Su chi potrebbe essere l'attaccante titolare dopo il rientro del belga
—“Credo che, a parità di condizioni, Lukaku resterà il preferito di Conte. Lo conosce bene e sa esattamente cosa può dargli. Detto questo, se Højlund sta bene e dimostra di meritare il posto, Conte non avrà problemi a trovargli spazio. Anzi, non escludo che possano giocare insieme, con Lukaku un po’ più arretrato a fare da collante con i centrocampisti, e Højlund più avanti a sfruttare gli assist. Sono due giocatori che possono coesistere senza problemi”.
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