Come gestirà la partita Ranieri? Cercherà di infoltire il centrocampo per limitare gli inserimenti delle mezzali del Napoli, che stanno facendo la differenza?
"Sì, credo che non cambierà molto. La Roma non dovrebbe discostarsi troppo dalla formazione di ieri sera, perché è fondamentale mantenere continuità nel gruppo. Con cinque cambi a disposizione, si può comunque modificare metà squadra nel corso della gara. Questo è un vantaggio enorme, soprattutto per la Roma, che arriva da una partita molto intensa. Il centrocampo sarà sicuramente un punto chiave, ma senza trascurare la fase offensiva: se concedi troppo campo al Napoli, diventa complicato gestire la gara."
Le faccio un’ultima domanda da ex centrocampista. Guardando ai tre calciatori più utilizzati nel reparto di centrocampo, possiamo dire che, al momento, il centrocampo del Napoli non è necessariamente il più forte, ma sicuramente il più in forma e incisivo?
"Assolutamente sì. Se ipotizzassimo di mettere i giocatori su un ipotetico album di figurine, le valutazioni sarebbero molto vicine, tra l’8,5 e il 9 per entrambi i centrocampi. La differenza è minima e può variare di mezzo punto in base alle prestazioni dei singoli. Tuttavia, credo che in questo momento il centrocampo del Napoli abbia qualcosa in più. McTominay e Lobotka, ma in particolare Anguissa, è straordinario: ha un’intensità di gioco incredibile e una qualità superiore a quanto ci si potesse aspettare. Non pensavo potesse avere un exploit di questo tipo, ma sta dimostrando di essere un giocatore di altissimo livello. Per questo, oggi il centrocampo del Napoli è leggermente superiore a quello dell’Inter."
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