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interviste
EMPOLI, ITALY - MARCH 19: Maurizio Sarri manager of SSC Napoli reacts during the Serie A match between Empoli FC and SSC Napoli at Stadio Carlo Castellani on March 19, 2017 in Empoli, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
Intervenuto ai taccuini del Corriere della Sera, l'ex tecnico del Napoli Maurizio Sarri ha rilasciato una lunga intervista per parlare degli ultimi due anni trascorsi senza allenare. Di seguito, dunque, ve ne riportiamo un estratto.
"Difficile a causa di problemi personali qualcuno si è risolto, altri no. Ho perso mia mamma e uno zio a cui ero legatissimo. Mia moglie è stata in terapia intensiva e anche io ho avuto un infortunio. Dopo la sofferenza ci siamo ripresi. Se ho ricevuto offerte? Più di una e da continenti diversi, anche una ricchissima dall’Arabia. Nessuna proposta mi ha fatto scattare quel clic interiore per rimettermi in gioco".
"Cosa serve per procurarmi entusiasmo? Un grande progetto. Ho lavorato in squadre importanti negli ultimi 10 anni, ora spero di ricevere la chiamata giusta, così da far accendere la scintilla. Sennò sto fermo. Se è vero che ho rifiutato un contratto di 6 mesi al Milan prima di Conceiçao? Non rispondo, le dico solo che in generale ho ricevuto proposte formulate in maniera tale da non farmi vacillare. Dove mi sentirei a mio agio? Nel campionato italiano, che è casa mia e il torneo più adatto alle mie caratteristiche. Poi in Premier dove si respira un clima unico".
"Sul mio rapporto con De Laurentiis e Lotito? Aurelio forse è una persona più complessa, ma gli sarò sempre riconoscente per avermi fatto allenare la squadra per cui tifavo da bambino. Lotito è diverso da come appare: gli voglio bene ma le discussioni sono state frequenti nell’ultimo periodo. Dopo un secondo posto e la vendita di Milinkovic-Savic mi aspettavo rinforzi. Alla fine, avevo attaccato il mio malcontento alla squadra".
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