La prossima serie A vedrà un pò di squadre campane ai nastri di partenza. Che serie A ci dobbiamo aspettare, a maggior ragione col Napoli vicecampione d’Italia?“La serie A con 5 campane: è un risultato storico. Mai era successa una cosa del genere. Da campano, permettetemi di essere contento di questo exploit delle società della nostra bella regione. La serie A sarà molto bella con squadre estremamente attrezzate, come il Napoli, lo stesso Sala Consilina, Campioni d’Italia due anni fa. Il Benevento che è una matricola terribile: al suo primo anno di serie A. Lo stesso Sandro Abate che è una squadra affermata a livello Nazionale. Non va dimenticato l’L84 che è tra le più accreditate insieme al Meta Catania che è campione d’Italia in carica. Ma metterei anche la Roma 1927. Mi aspetto una bella serie A. Con partite tutte equilibrate. I tifosi si divertiranno sicuramente sugli spalti.”
Quale è la squadra, ad oggi, più pronta? “Sono diverse. Solitamente in serie A troviamo società più strutturate. Non voglio fare nomi perché potrei dimenticarne qualcuna. Ma con la riforma dello sport è complicato per le società. Che si stanno attrezzando con persone qualificate e professionali.”
C’è un sogno di una polisportiva Napoli: Napoli futsal, calcio, basket, accomunati tutti dalla “N”. E’ un sogno impossibile? “Sai anche a me piace sognare. Anche io sono di questo parere. Il problema sarebbe unire i vari caratteri delle persone. E’ difficile. Abbiamo dei precedenti forti dal punto di vista caratteriale. Società solide con organigramma e presidenza. Napoli spicca il volo in ogni sport fa bene.”
Tuo grande merito aver portato 5 campane in serie A nel futsal. Ma che tipo di sport è il futsal? “Più facile passare dal calcio a 5 al calcio a 11. Negli spazi brevi, stretti, magari uno è più bravo ad adattarsi rispetto agli spazi più grandi come quelli del calcio. E’ difficile poi trovare le misure. Il futsal è difficile per un aspetto: non si ha un momento di riposo. Ci sono continuamente azioni da una parte all’altra. Si passa velocemente da una porta all’altra. Nel calcio a 11 ci sono dei momenti noiosi. Nel calcio a 5 questo non può mai succedere. E’ una cosa molto bella e divertente da vedere. Anche dagli spalti.”
Ti occupi di settori giovanili: ci sono tanti bambini che si interfacciano con questo sport oppure non c’è magari tanto hype o non c’è voglia di conoscere questa tipologia di calcio che è a 5 e non a 11? "Diciamo che in alcune regioni d’Italia si soffre la presenza del calcio. Specialmente nelle Regioni più piccole. In quelle più grandi i numeri sono abbastanza convincenti e in alcuni momenti anche alti. Anche qui il Covid ha colpito in modo pesante. Diciamo che anche i genitori non conoscendo il futsal, vedono in TV partite di calcio e tentano di spingere i propri figli nel calcio a 11 e non nel calcio a 5. Però il calcio a 5 è strutturato bene: se si gioca in una struttura al coperto non si perde neanche un momento di allenamento. Ed è un vantaggio rispetto al calcio. Nonostante alcune Regioni più piccole che hanno vere e proprie problematiche di settore giovanile, in generale anche lì si stanno facendo passi da gigante.”
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