Danilo Iervolino, presidente della Salernitana, è intervenuto ai microfoni di Radio Marte, dove ha parlato in vista del match di domani contro il Napoli. Ecco quanto, delle sue parole, è stato evidenziato da CalcioNapoli1926.it.
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Salernitana, Iervolino: “Il derby di domani contro il Napoli è la sfida del cuore”
Salernitana, Iervolino: "Napoli? Per me con gli azzurri è la sfida del cuore"
Di seguito le dichiarazioni di Danilo Iervolino ai microfoni di Radio Marte: "Per me quello di domani è il derby del cuore, visto che in passato tifavo Napoli, prima di diventare presidente della Salernitana. È una sfida tra due città, due tifoserie e due presidenti che vogliono cercare sempre più di creare un ponte e alcune sinergie. Sono dispiaciuto e rammaricato che le tifoserie non si possono incontrare, avevo immaginato un terzo tempo a fine gara in cui i tifosi azzurri e salernitani andavamo a bere una bibita insieme. La partita sarà difficile, il Napoli esprime il più bel gioco d’Europa, ha tante possibilità offensive, ha un Osimhen catalizzatore e straordinario. Noi dovremmo giocarcela a testa alta, esprimendo un gioco coraggioso, in modo aggressivo anche se molto coperto, sfruttando quelle piccole occasioni che ci saranno concesse".
Settimana intensa prima del derby?
—"È stata una settimana ricca di tante cose, dal lato Napoli la gara con la Cremonese non ci dà nessuna indicazione, perché si tratta di quelle gare storte che capitano una volta su cento. Non ci illudiamo e quindi assolutamente non sottovaluteremo l’approccio del Napoli. Per quanto ci riguarda l’imbarcata di Bergamo ci ha ferito e scosso, è stata una grande mortificazione, per la mentalità, perché non abbiamo lottato, non c’è stato nessun ammonito, nessuno ci ha creduto. Questa situazione ha indotto la mia decisione di esonerare Nicola, ma le storie di calcio sono anche storie di uomini. Ci sono stati grandi chiarimenti, il tecnico mi ha richiesto ardentemente la fiducia, la squadra si è riunita, forse questo shock serviva a tutti per ritrovare fiducia e convinzione. Il calcio resta un gioco, niente drammi, è stata una scelta derivante da una fiducia ritrovata in un allenatore che la scorsa stagione ha compiuto un’impresa leggendaria".
Lo striscione dei tifosi salernitani?
—"I tifosi sono scossi, giusto che creino degli anticorpi o degli alert senza scendere in offese personali, per questo chiedere dignità alla squadra ci può stare. Non dobbiamo caricare questa gara in modo incredibile, il Napoli è una squadra fortissima e dovremmo fare i punti contro altre squadre, ma daremo tutto. Mai pensato, prima di prendere la Salernitana, assolutamente di acquistare il Napoli. Con De Laurentiis siamo molto amici, il Napoli è in mani ottime per raggiungere grandi risultati. Ad Aurelio gli dico e gli auguro di continuare la cavalcata verso lo scudetto, magari se ci lascia qualche punto… La Salernitana non ha espresso ancora tutto il potenziale, abbiamo iniziato male nel 2023".
L’assenza di Kvaratskhelia?
—"È un vantaggio perché è un grandissimo calciatore, ma il Napoli ha tanti campioni e chi subentra fa molto bene. Però anche noi abbiamo tanti assenti, Mazzocchi, Maggiore, Fazio ed altri. Il colpo Ochoa? È stata una grande intuizione del nostro direttore De Sanctis, è un portiere di incredibile personalità e valore, insieme con Sepe abbiamo un ottimo reparto portieri. Buono anche l’inserimento di Nicolussi Caviglia. Il divieto di trasferta? Rispetto le decisioni, ma penso che non ci sarebbero stati disordini, ed anzi sono convinto che le tifoserie si sarebbero riavvicinate, ci sono le condizioni per fare quadrato per dimostrare che la Campania, aspettando anche il Benevento in Serie A, può fare tanto e fare cose di qualità restando uniti. Il mercato? In questo momento stiamo valutando qualche rinforzo anche a causa delle tante assenze che stiamo patendo: ci occorrono giocatori pronti subito. Demme? È un calciatore fortissimo, lo abbiamo valutato tempo fa ma in questo momento non è tra i nostri obiettivi".
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